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sabato 18 ottobre 2014

Mostra a Roma dedicata a "Il postino" e a Massimo Troisi

Un film celebrato da sabato 18 ottobre al centro per l’arte contemporanea La Nuova Pesa, spazio voluto dall’attrice Simona Marchini come luogo di incontro e divulgazione, scambio e contaminazione tra i diversi linguaggi della creatività. Nel ventesimo anniversario dall’uscita nelle sale dell’ultimo capolavoro di Troisi, il suo fascino magnetico torna a incantare. In forma di mostra.

In scena la lunga storia di un’impresa che ha contribuito a fare degli Anni Novanta una stagione memorabile per il cinema italiano, forte proprio in quel periodo dei successi di Tornatore, Salvatores e del grande ritorno di Bertolucci. Attraverso i bozzetti, gli schizzi con cui venivano visualizzate le scene, gli oggetti in uso sul set si ricostruisce un ideale story-board tridimensionale. Arricchito dei costumi firmati da Gianna Gissi e delle foto di scena di Mario Tursi.

L’inaugurazione della mostra assumerà i caratteri dell’omaggio a Salina, perla dell’Eolie fortemente voluta come scenario per il film; ma soprattutto del ricordo dello stesso Troisi. Attesi a Roma, per l’occasione, alcuni dei suoi compagni di avventura ne Il postino , da Maria Grazia Cucinotta al regista Michael Radford, ma anche amici di vecchia data come Gigi Proietti, Renzo Arbore e Lello Arena.
 

Secondo appuntamento della mostra itinerante “Il Postino. Salina, la metafora della poesia”, organizzata da Eventspuntocom in collaborazione con il Comune di Malfa e l’ANFE, che intende rendere omaggio a Massimo Troisi nella sua ultima prova attoriale, resa eroica dall’incombere di una malattia dall’esito incerto. Sappiamo poi com’è andata….

Salina è il luogo ospite della vicenda, dell’incontro tra il postino Ruoppolo (quasi un eteronimo dello stesso Troisi) e il poeta Neruda: e ci volle tutta l’ostinazione dello scenografo Lorenzo Baraldi per individuare, giusto vent’anni fa, quest’isola delle Eolie dalle caratteristiche ambientali e paesaggistiche ancora incontaminate, e dunque verosimili per trasferirvi una storia collocata all’inizio degli anni Cinquanta.

La mostra, proveniente da Casa Sebastiano Lo Monaco di Pollara, è ora ospitata da La Nuova Pesa Centro per l’Arte contemporanea che, vale la pena di ricordare, è stata fondata da una persona anch’essa di cinema e di teatro: Simona Marchini.

L’esposizione si articola nella forma narrativa di uno story board attraverso i bozzetti delle scenografie di Lorenzo Baraldi e quelli dei costumi di Gianna Gissi, oltre alle foto di Mario Tursi.

(fino al 21 novembre)
 

lunedì 6 ottobre 2014

Arriva in blu-ray (e in dvd) "Il postino" in versione restaurata

Il 29 ottobre arriverà finalmente in Blu-ray (e riedito in dvd) un film amatissimo, che in un certo senso ha segnato quegli anni cinematografici. Un'opera postuma che Troisi finì di girare appena 12 ore prima di morire.

L'edizione non sarà un semplice riversamento, venendo presentata come "restaurata", quindi basata su una nuova digitalizzazione in HD del negativo originale. Per i pochi che non conoscessero Il postino, ecco una veloce sinossi della vicenda, ispirata al romanzo "Il postino di Neruda" di Skàrmeta.

Nel 1948 il poeta cileno in esilio Pablo Neruda si rifugia con la giovane e appassionata consorte Matilde in un'isola del sud d'Italia. Al disoccupato Mario, figlio di un pescatore con scarsa vocazione per il mare, non par vero di accettare l'incarico di postino ausiliario dal locale capoufficio, Giorgio, comunista militante. Deve solo consegnare la nutrita corrispondenza del poeta, di cui inizia a leggere il "Canto general", e col quale a poco a poco, chiedendogli delucidazioni sulla sua "ars poetica", instaura un rapporto di amicizia.  

  
  

sabato 20 settembre 2014

"Il postino e l'Isola di Salina", omaggio a Massimo Troisi e ai suoi film con Roberto Ciufoli

"Conoscevo Massimo da molti anni, abbiamo giocato insieme nella Nazionale Italiana Attori nonostante i suoi problemi di salute. Ricordo la sua purezza e l’ironia. Massimo unico e inimitabile era semplice nella sua normalità che però nascondeva un’ immensa profondità con un cuore debole ma grande verso gli altri". 

Roberto Ciufoli
 
"Il film il Postino è poesia e quello di Massimo Troisi era un personaggio poetico come quello del Re Nudo: il bambino che scopre la verità, che si affascina della verità e per cui vive per tutta la vita - ha affermato l'assessore ai Beni Culturali e dell’identità siciliana, Giusi Furnari Luvarà -. Tutto questo si inserisce all’interno di Salina, un’isola che è poesia. Ciò che ci ha entusiasmato è stato il coinvolgimento e la partecipazione di tutta l’Isola. Tutta la comunità ha riscoperto un’identità dentro l’identità attraverso i profumi, i colori, i silenzi dell’Isola, allora posso dire che siamo nel nuovo millennio".
 
 
In questi giorni sull'isola di Salina sono stati proiettati diversi film di Massimo, a chiudere un'estate tutta dedicata a lui.
    

martedì 26 agosto 2014

Pippo Cafarella e la casa color tramonto de "Il postino", metafora di poesia per Massimo Troisi

Massimo, dopo aver girato “Il postino”, a Salina ha lasciato un pezzo della sua anima: ancor oggi – a vent’anni dalla sua morte e dall’uscita del film “Il postino” – turisti italiani e stranieri gli dedicano dei bigliettini che lasciano davanti alla casa, frasi lunghe, poesie, un semplice “Ciao Massimo” accompagnato dal disegno di un cuoricino o di un fiore.

Pippo – proprietario della “casa di Neruda” – a quel film è indissolubilmente legato, perché quella casa, nell’opera del regista Michael Redford, ha un ruolo centrale. Pippo è molto più del proprietario: è la “memoria” di quella dimora. È stato lui, tanti anni fa, a ristrutturarla, a rifare la facciata con le terre e le malte dell’isola, una facciata che, parecchio tempo dopo, avrebbe colpito la produzione del film. È stato lui – in particolari momenti esistenziali – ad andarci a vivere per lunghi periodi e a chiudere con il mondo.
Pippo Cafarella ha molti punti in comune col “postino” Mario Ruoppolo-Massimo Troisi, stesse ispirazioni, stessa ideologia di sinistra, stesso impegno contro la politica balorda del secondo dopoguerra. Con una differenza: la malinconia di Mario Ruoppolo ha il pudore della povera gente dei secoli scorsi. La malinconia di Pippo Cafarella è quella del borghese di fine Novecento. 

Ci sediamo sul sedile di ceramica posto davanti a questa dimora color tramonto, dove sono state immortalate le leggendarie disquisizioni poetiche tra il Vate Neruda-Noiret e il “postino”: nel film si parlava di metafore e di amore per la bella Beatrice Russo (Maria Grazia Cucinotta), mentre le vibranti note di un tango argentino si sprigionavano dal grammofono antico.
Da questo poggio si domina la baia di Pollara, il costone roccioso e la spiaggia, mentre l’acqua
si distende sulla sabbia e il suono del mare è quello riprodotto da Mario con i rudimentali registratori dell’immediato dopoguerra. In primo piano i colori delle buganvillee, degli ulivi e dei gerani, in secondo la tavolozza azzurra leggermente striata dal bianco spumoso lasciato da una barca a vela.
“Vedi quegli scogli? Sono abitati dalle Diomedee, mitici uccelli che la notte emettono un suono straziante. Una volta si pensava che quel canto fosse attribuibile al fantasma di una bellissima donna buttatasi nel pozzo di questa casa per una delusione d’amore”.
Leggende che si perdono nella notte dei tempi e che si intrecciano col mito antico e moderno. Il mito di Omero e di Troisi, di Neruda e del Nobel per la letteratura e del socialismo romantico.
Pippo fruga nelle tasche, prende una lettera dedicata all’attore, e la legge, mentre la brezza sale dal mare, e lui intercala pensieri antichi e presenti con le parole contenute nella missiva.
“Qui sono nato e qui voglio essere seppellito. Qui ho trascorso la mia infanzia, qui le mitiche stagioni della raccolta delle olive. Ricordo i contadini, dopo la potatura, scaraventare a mare i tronchi di ulivo che affioravano dopo qualche minuto. Qui feci il mio Sessantotto, decine di hippy di tutto il mondo che predicavano la pace e l’amore libero vennero ospitati da me, qui vengo per ritrovare me stesso, non d’estate (quando affitto la casa) ma nelle fredde giornate d’inverno, quando le acque piovane e marine si incontrano e sbattono sui vetri e il vento si insinua tra il vulcano e la roccia. Solo allora comincio a dipingere e ad abbozzare versi”.

Caro Massimo,
parlavamo la stessa lingua, ricordi?, che disordini di quadri nelle stanze di questa casa magica, quando tu hai scelto il mio da mettere in scena… non so se “minchia pazza” era una metafora, ma tu ridevi… ed io pure. Grazie di tutto quello che hai detto nel film, mi hai dato tanta forza… e che orgoglio per me che quelle belle parole partissero da questa casa che, come tu stesso mi hai detto, era importante, perché doveva rappresentare la poesia.

“Mi hanno offerto un sacco di soldi per venderla. A un certo punto, per togliermeli davanti ho sparato cifre pazzesche. Non se ne è fatto nulla, sono felice. Non mi interessano i soldi, sarebbe come vendere l’anima. Da alcuni anni, approfittando del successo del film, stanno cercando di speculare attorno alla casa con un progetto di cementificazione al quale mi sono opposto strenuamente. In parte sono riuscito a fermarlo, in parte no, la battaglia continua”.

Mi hai dato ancora più forza e più voce per potere dire no. Mi hai dato la forza di alzarmi ancora in piedi, anche quando mi facevano male le ossa.

Ma in Sicilia – anche nell’”Isola in cielo” – continuare certe battaglie porta a pagare prezzi altissimi. Prima hanno cercato di farglielo capire con le buone, Pippo-smettila-Non-metterti-contro-i-mulini-a-vento. Niente da fare. Quindi sono passati alle vie di fatto: lo hanno aspettato e lo hanno aggredito a pugni, a calci e a colpi di bastone per indurlo alla ragione, niente da fare anche stavolta. Lui non demorde e passa al contrattacco, puntando l’indice contro certi personaggi della terraferma che, a suo dire, stanno cercando di mettere le mani sull’isola. Certo, alle Eolie i vincoli di inedificabilità sono piuttosto rigidi. Ma solo per le volumetrie “fuori terra”. Per gli scantinati e i piani interrati l’edificazione è consentita. E così loro, i “civilizzati”, hanno trovato l’escamotage per farla franca: richieste a bizzeffe per costruire sottoterra. Bunker? No, villette in cemento armato. Con tanto di vista sul mare. Come nei santuari della modernità e dello sviluppo.

Ho parlato, anche se loro cercano di togliermi la voce, perché non ho ancora imparato quello che insegnano: vedere, sentire e parlare nel giusto modo, ma senza dire… con buona resa… nei giusti giri di affari convenienti, comodi e protetti…
Dobbiamo parlare con forza, adesso, sai! Perché quando non potranno prendere questo tempio, loro, lo distruggeranno…

E alle parole “lo distruggeranno”, Pippo fa una pausa lunghissima, come se volesse trattenere tutta la rabbia e tutte le lacrime che ha in corpo. Poi legge le ultime righe della lettera.

Questa tenera, rosea poesia la mostrerò a tutti oggi, semplice e naturale come te, nel tuo ricordo…

Intanto il sole volge al tramonto e assume i colori struggenti della casa, e gli uccelli, dopo una giornata di felicità, tornano nei loro alberi. Le giuste armonie. Che Pippo vuole salvare, perché l’Isola in cielo continui ad essere quella dei poeti. Anche questa volta lascerò qui un pezzo della mia anima.

Luciano Mirone
http://www.linformazione.eu 
  

venerdì 1 agosto 2014

Dentro la casa del Postino e non solo: Salina, l'isola della poesia vent'anni dopo (VIDEO)

Al sesto "pellegrinaggio" a Salina, alimentato come sempre dalla passione vera, quella che fa fare centinaia di chilometri come fossero niente, è successa una cosa speciale che condivido con voi. Finalmente ho incrociato sull'isola il proprietario della casa rosa de "Il postino" il quale, cosa non proprio da tutti i giorni viste le vicissitudini da sempre in atto, mi ha e ci ha aperto le porte della villetta con grande disponibilità e cortesia. Ero salito fin sopra la casetta per il solito momento di meditazione sul patio ed invece, con mia grande sorpresa, sono finito dentro quelle mura di poesia con il cuore in gola e una tempesta di emozioni dentro. E ve ne accorgerete dal video, scusandomi: prima dico di non volervi salutare singolarmente per non dimenticare nessuno, poi lo faccio immediatamente alla rinfusa. Incongruenze di un momento per me davvero speciale, nel quale volevo coinvolgervi tutti. Naturalmente qualcuno di importante l'ho di certo dimenticato...cerco di riparare qui. Questo video è per Francesca, Maria, Anita, Roberto "Bob", l'uomo delle location, Corrado, Patrizia, Angela, Daniela V. e Angelo, Angela P., Claudia, Selma, Tiziana, Teresa, Ciro, Giuseppe, Giovanna, Mimmo, Pasquale, Eduardo, Maddalena, Michele, Erminia, l'appassionata "incompresa", Maurizio, tutto l'Interclub di San Giorgio a Cremano, per il grande Giuseppe Sommario, per Maria Bocchetti, Valentina e Gianni. Magari ho ancora dimenticato qualcuno ma sono certo mi comprenderete... E mi scuserete per la burla su Facebook: purtropppo non ero seduto al tavolino per firmare il contratto della casetta per "Amici di Massimo Troisi", ma stavo semplicemente firmando il libro degli ospiti ;). A proposito, ora anche dentro quel quaderno ci siete tutti, come vedrete dal futuro post con le foto. 

Grazie per l'attenzione e la passione condivisa e quindi arricchita di emozioni, siete qualcosa di davvero speciale,

Cristiano
 
                          

venerdì 25 luglio 2014

Un film, un’installazione e un dipinto a Salina per Massimo Troisi

Ricordare Massimo Troisi e, allo stesso tempo, attraverso la poesia di un quadro, di un’installazione naturalistica e di un film “poema visivo”, ripercorrere la sua storia artistica e la sua vita, evidenziando l’unicità interpretativa che lo ha reso celebre in tutto il mondo. E’ questo l’obiettivo della Fondazione Salonia che, nel ventennale della morte di Troisi e della proiezione del film Il Postino, ha pensato di sviluppare un interessante progetto nell’ambito del Memorial Massimo Troisi del Comune di Malfa e di “Mare Festival” organizzato dall’amministrazione di Santa Maria di Salina. Per il Mare Festival il 5 agosto alle 18,30 all’Hotel Ravesi di Malfa, Dimitri Salonia, presidente onorario della Fondazione Salonia e pittore noto in ambito internazionale, insieme ad altri artisti della Scuola Coloristica Siciliana, realizzerà un grande quadro con la tecnica dell’Arte a più mani. L’opera, che sarà ideata e ultimata dal vivo si ispirerà al film Il Postino e a Troisi. Insieme a Salonia imprimeranno il loro stile cromatico nella tela gli altri artisti Lidia Monachino, Carmen Crisafulli, Tania Di Pietro, Cristina Ravalli, Angela Salonia e Felice Ruggeri.

PREMIO TROISI MARE FESTIVAL - Sempre durante il Mare Festival Salina - Premio Troisi, dal 31 luglio al 5 agosto con madrina Maria Grazia Cucinotta saranno ospiti Ninni Bruschetta, il regista del “Commissario Montalbano” Alberto Sironi e i cantanti Alessio Buscemi (“The Voice”) e Dessy Tenekedjieva. Oltre a Bruschetta e Sironi, riceveranno il premio Troisi MareFestival Giorgio Pasotti, Massimo Romeo Piparo, con una celebrazione dei 20 anni di “Jesus Christ Superstar”, e Anna Marchesini; Premio “Sport” a Jury Chechi, “Danza” a Kledi Kadiu; Premio MareFestival agli attori Giacomo Battaglia (protagonista del film sul Terremoto del 1908 “Quel che resta”), Gabriele Greco (Vivere, L’onore e il rispetto, Una sera d’ottobre, Capri) e Carlo Fabiano (co-protagonista accanto a Gigi Proietti ne “La vita è una cosa meravigliosa”).

INSTALLAZIONE NATURALISTICA - Il 6 agosto invece nell’ambito del “Memorial Massimo Troisi” il Maestro Dimitri Salonia presenterà alle 18:30 alle Balate di Pollara una sua installazione naturalistica ideata e donata al comune di Malfa. Per l’opera Salonia ha utilizzato solo materiale naturale trovato sull’isola, come legno, ferro, sassi, piante e una vecchia barca, in modo da non incidere sull’equilibrio ambientale del territorio. L’installazione denominata “L’ultimo viaggio in un rifugio ancestrale rubato agli dei”, cercherà di descrivere allo stesso tempo l’anima di Troisi e il suo rapporto con la morte. «L’idea – spiega Salonia – nasce da alcune riflessioni sulla violenza della natura e sugli elementi che rendono magici alcuni luoghi di Salina come la grotta scavata nel tufo dove le barche di legno vengono tirate in secco dopo i pericolosi viaggi in mare. Lì ho realizzato la mia opera proprio utilizzando una barca in legno. E’ come se l’anima dell’imbarcazione si aggrappasse ancora quel rifugio che non l’ha salvata, a quel cancello chiuso che ne ha impedito l’entrata. E ancora rimbalzeranno dentro quei legni ‘rumori’ e suoni della natura che Massimo Troisi ha registrato per sempre». «Lo schianto della barca – dice ancora Salonia – è come la vita dell’uomo perennemente in balia delle soverchianti forze della natura contro le quali nulla possono razionalità, intelletto e progettazione. La stessa vita di Massimo Troisi, in perenne bilico tra slanci, passioni, creatività e destino beffardo sempre in agguato, ne è chiara e paradigmatica rappresentazione». 

PROIEZIONI - Sempre il 6 agosto alle 21, 30 nella piazza di Malfa sarà proiettato il “poema visivo” di Eros Salonia, regista apprezzato in ambito internazionale, dal titolo “Scusate avete visto Massimo?”. Il film che ripercorrerà gli ultimi giorni di Troisi a Salina, fonde lo stile del documentario con la fantasia. Ricorderà difatti Troisi a Salina attraverso le immagini e le testimonianze dei protagonisti della pellicola e di chi ha lavorato nel film. Il poema visivo si spingerà poi a immaginare, con un percorso narrativo originale, il ritorno di Troisi a Salina, nelle sembianze di un bambino che ammirerà un’altra volta i colori, i panorami, gli odori e le tradizioni dell’isola e li confronterà con quanto aveva vissuto durante le riprese del film. «Lo scopo del nostro film-documentario – spiega Eros Salonia - è poi anche quello di valorizzare Salina e Malfa e di mostrare l’umanità di un artista d’eccezione, affondando la telecamera nel rapporto tra l’arte, la natura e la morte». Il cortometraggio prodotto da Antonio Barbera sarà magnificato dalla colonna sonora originale di Michele Amoroso.

Gianluca Rossellini

FONTE: Corriere del mezzogiorno
 

martedì 22 luglio 2014

Reportage da Salina, l'isola del postino Massimo Troisi - Seconda parte

Oggi vi faccio conoscere da vicino l'opera dedicata a Massimo Troisi da Antonello Arena, intitolata "Oltre il tempo". Inaugurata a Santa Marina Salina da Maria Grazia Cucinotta il 2 agosto 2013, vede una bici simile a quella del postino Mario Ruoppolo incastonata nella locandina del film girato in parte sull'isola. E' larga circa 2 metri e alta 1,20, ricoperta di resina e intonaco bianco tipico dello stile eoliano. Di impatto visivo immediato per il visitatore: la bici del postino (donata dalla Famiglia Molonia) si staglia sul manifesto originale della pellicola, strappato al “corso del tempo” e vivo nel ricordo di chi ha apprezzato il film, divenuto subito un successo internazionale. Il retro in cemento fu autografato dalla Cucinotta stessa all'inaugurazione, ed è diventato una vera e propria bacheca dove chi passa lascia la propria firma o un suo pensiero. Subito alle spalle dell'opera parte la graziosa passeggiata sul molo dedicata e intitolata a Massimo, come potete vedere dall'iscrizione delle ultime foto. 

Un abbraccio dall'isola e a presto, il Troisi-tour prosegue. "Amici di Massimo Troisi" ha avuto accesso all'interno della casa rosa del poeta, evento abbastanza straordinario. E non solo...restate sintonizzati per tutte le altre sorprese. Buona estate.

Cristiano
 
 

mercoledì 2 luglio 2014

La scultura "L'ombra del postino" e gli orari della mostra del Memorial Massimo Troisi a Salina

Il tramonto di Pollara già di per sé è un qualcosa di unico e strepitoso. Da adesso in poi acquista un qualcosa in più con la scultura “L’ombra del Postino”, ideata dagli architetti Giuseppe Faranna e Sergio La Spina, realizzata da Fabio Pilato. La sagoma di Massimo aggiunge poesia alla poesia dell'isola, sembra essere lì da sempre e far parte inscindibilmente del paradisiaco paesaggio. 
Fino a settembre, inoltre, è possibile visitare sempre a Pollara, presso Casa Sebastiano Lo Monaco, la mostra "La metafora della poesia", con foto e bozzetti de "Il postino" di Lorenzo Baraldi, Gianna Gissi e del compianto Mario Tursi.
Ancora una volta chapeau all'isola di Salina e alle emozioni che solo il Nostro sa regalarci.

Cristiano


 

martedì 20 agosto 2013

Guerra tra comuni a Salina per il ventennale de "Il postino" di Massimo Troisi

Massimo Troisi Salina Il postino Maria Grazia Cucinotta

INVITATA CONTESA MARIA GRAZIA CUCINOTTA

Eolie, «guerra» tra i sindaci per celebrare l'anniversario del «Postino» di Troisi

Un assessore di Malfa prepara il ventennale nel 2014. Ma il comune vicino anticipa i festeggiamenti: «Idea scippata»

SALINA - Va in scena nella più verde delle isole Eolie la guerra dei sindaci con lo scippo dell’anniversario per chi commemora prima l’indimenticabile protagonista de «Il Postino», Massimo Troisi. L’idea di programmare per il 2014 il ventesimo anniversario del film girato nel 1994 in uno dei tre mini-comuni di Salina, a Malfa, è venuta a Clara Rametta, gran signora e gran gourmet del famoso Signum di Salina dove alloggiarono Troisi, Philippe Noiret, Maria Grazia Cucinotta.

«IDEA SCIPPATA» - Lei che è anche assessore alla Cultura del comune di Malfa in cui insistono la spiaggia, la casa rosa, i vialetti dove Troisi correva in bici per consegnare la posta a Noiret nei panni di Neruda, alcune settimane fa, ne parla in macchina con Massimo Lo Schiavo il sindaco del comune vicino, Santa Marina. Raccontandogli l’idea coltivata con il suo sindaco, Salvatore Longhitano, di far tornare a Salina l’allora esordiente Cucinotta e mettere in scena per il prossimo anno un grande evento in memoria dell’attore morto dopo le riprese. «Idea scippata», dice adesso con sua sorpresa perché, pochi giorni dopo il colloquio, a Santa Marina si organizza in sordina una cerimonia proprio con Maria Grazia Cucinotta, altri attori e la bicicletta di Troisi trasformata in una installazione al centro del porticciolo della stessa Santa Marina.

Massimo Troisi Salina Il postino
IL VENTENNALE ANTICIPATO -Anziché il ventesimo anniversario di Malfa è così andato in scena il «diciannovesimo» di Santa Marina con Lo Schiavo in difesa: «Ma non è vero, ci avevamo già pensato». Motivazione respinta da Clara Rametta: «Ricostruzione di comodo». E, invitata all’ultimo momento con Longhitano, non si sono presentati alla cerimonia diretta da Massimiliano Cavaleri. «Assenti e indignati», hanno borbottato affilando le armi, senza rinunciare al grande progetto, «al ventennale che s’ha da fare nel 2014». Come hanno ripetuto pure alla Cucinotta, imbarazzata, anche stavolta ospite al Signum, dopo foto, sorrisi e autografi davanti all’installazione della bicicletta di Troisi. Una bici che attraversa un grande pannello davanti al molo intitolato adesso «Passeggiata Troisi». E sul pannello il vecchio manifesto del film forato dal manubrio, le ruote della bici per metà davanti, per metà «oltre», appunto «oltre il tempo», come ha chiamato l’opera il suo autore, Antonello Arena, soddisfatto perché non c’è un turista che non scatti una foto ricordo.

TRE SINDACI PER SEI CHILOMETRI - «Ma la bici è solo una copia», sbeffeggiano a Malfa anche i figli dell’assessore-gourmet, Luca e Martina, preparando la rivincita, magari con l’originale, come chiedono al sindaco Longhitano. Anche se c’è pure il rischio che un’insidia possa scattare nel terzo comune, quello di Leni. Roba da contropiede con diffidenze incrociate in un’isola dove forse tre municipi a distanza di sei chilometri, con tre sindaci e tre consigli comunali per mille abitanti a testa sembrano davvero troppi. Anche perché le altre sei isole sono tutte amministrate dal sindaco di Lipari. Storie di piccoli ma radicati poteri, un paradosso che avrebbe fatto sorridere il grande Troisi

Link: http://www.corriere.it/cronache/13_agosto_07/postino-troisi-guerra-sindaci-per-anniversario_b12a298c-ff99-11e2-a99f-83b0f6990348.shtml
   

giovedì 8 agosto 2013

Due comuni di Salina litigano per il lungomare dedicato a Massimo Troisi. A Napoli per non discutere non ci si pensa neanche

Il postino Massimo Troisi Philippe Noiret Salina
Due comuni su tre in lite sull'isola di Salina per l'intitolazione di un lungomare a Massimo Troisi. A Napoli e dintorni evidentemente amano la pace: per evitare discussioni non ci pensa proprio nessuno.  
Il comune di Santa Marina Salina ha deciso, nella figura del sindaco Massimo Lo Schiavo, di dedicare una passeggiata al grande attore e regista sangiorgese che sull'isola aveva girato "Il postino", suo ultimo film e testamento spirituale. All'inaugurazione è intervenuta anche Maria Grazia Cucinotta, la Beatrice di cui il postino si innamora perdutamente. A questo punto Salvatore Longhitano, sindaco del comune di Malfa, ha definito di cattivo gusto questa manifestazione, dal momento che le riprese del film sull'isola vennero effettuate sul territorio da lui amministrato e non su quello di Santa Marina. Si lamenta inoltre di aver ricevuto l’invito solo il giorno prima dell’evento, che diserterà "per altri impegni già presi", in base a quanto afferma.
 
Tra un anno ricorrerà il ventesimo anniversario dalla scomparsa di Massimo Troisi, avvenuta nel 1994, poche ore dopo la fine delle riprese proprio de "Il postino". In quell’occasione pare che il viale di Pollara (a Malfa), ripreso in tante scene nel film, sarà intitolato proprio a Massimo. “Non voglio innescare polemiche” - dice il sindaco di Malfa - “né voglio litigare con il sindaco di Santa Marina. È libero di fare quello che vuole, ma qui si tratta di cattivo gusto”. Resta per ora defilato il terzo comune dell'isola, Leni
 
E' vero che il caldo può dare alla testa a tutti, ma appare quantomeno singolare come, a Salina come altrove, attorno alle iniziative dedicate a Massimo Troisi e a chi si prende la briga di organizzarle ruotino sempre polemiche, dissapori, contrasti più o meno strumentali a determinati interessi, rivolti in qualche caso non solo ad omaggiare la sua memoria. Che non litigassero, possiamo intitolare quante strade vogliamo a Massimo, artista e poeta universale. Di certo non gli dispiacerà se gliene dedicano due solo nella piccola isola di Salina. C'è posto per tutti, ma esclusiva per nessuno. Questo è bene lo tenga a mente chiunque a qualunque latitudine.

Buona estate a tutti gli amici troisiani,

Cristiano
 
I comuni dell'isola di Salina si contendono le spoglie di Massimo Troisi. Almeno in senso figurato. Sì, perché è di queste ore – complice probabilmente la calura estiva che dà alla testa – una lite fra comuni avente come oggetto del contendere la memoria dell'attore, scomparso poco dopo la fine delle riprese del film "Il postino", girato a Salina nel 1994.
La querelle agostana vede contrapposti il sindaco di Malfa, set del Postino, e il primo cittadino di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo. Quest'ultimo ha deciso di intitolare a Troisi un lungomare del comune, con una cerimonia in pompa magna, alla quale ha preso parte anche l'attrice Maria Grazia Cucinotta in qualità di invitata d'eccezione.
La mossa mediatica non è andata giù al collega di Malfa, Salvatore Longhitano, che parla di "cattivo gusto". "Lo scenario dell'opera – ha spiegato il sindaco all'agenzia Ansa – è quello del mio comune: Pollara, la strada che Troisi percorreva in bici, la casa rosa... Sì, il collega Lo Schiavo mi ha invitato a partecipare, ma solo il giorno prima della manifestazione. Ma io avevo preso altri impegni".
Il prossimo anno, in occasione del decimo anniversario della scomparsa di Troisi, nell'isola è in programma una manifestazione proprio a Malfa: "In quel contesto – spiega ancora Longhitano - il viale di Pollara sarà intitolato a Troisi. Non voglio innescare polemiche, né voglio litigare con il sindaco di Santa Marina. È libero di fare quello che vuole, ma qui si tratta di cattivo gusto".
Defilato il terzo comune dell'isola, quello di Leni, che sta alla finestra a guardare la contesa estiva fra i due sindaci dell'isola delle Eolie. Per inciso, nei mesi invernali i residenti nei tre comuni non superano complessivamente le 2.400 persone.
È proprio vero: con questo caldo che non perdona e che fa brutti scherzi, un buon bagno nelle limpide acque delle Eolie, quantomeno per rilassarsi, servirebbe eccome. A tutti.
- See more at: http://www.resapubblica.it/it/cronaca/2377-contesa-per-la-memoria-di-troisi-fra-i-sindaci-dell-isola-di-salina#sthash.l6VZAivp.dpuf

Contesa per la memoria di Massimo Troisi fra i sindaci dell'isola di Salina

troisi postino 
I comuni dell'isola di Salina si contendono le spoglie di Massimo Troisi. Almeno in senso figurato. Sì, perché è di queste ore – complice probabilmente la calura estiva che dà alla testa – una lite fra comuni avente come oggetto del contendere la memoria dell'attore, scomparso poco dopo la fine delle riprese del film "Il postino", girato a Salina nel 1994.
La querelle agostana vede contrapposti il sindaco di Malfa, set del Postino, e il primo cittadino di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo. Quest'ultimo ha deciso di intitolare a Troisi un lungomare del comune, con una cerimonia in pompa magna, alla quale ha preso parte anche l'attrice Maria Grazia Cucinotta in qualità di invitata d'eccezione.
La mossa mediatica non è andata giù al collega di Malfa, Salvatore Longhitano, che parla di "cattivo gusto". "Lo scenario dell'opera – ha spiegato il sindaco all'agenzia Ansa – è quello del mio comune: Pollara, la strada che Troisi percorreva in bici, la casa rosa... Sì, il collega Lo Schiavo mi ha invitato a partecipare, ma solo il giorno prima della manifestazione. Ma io avevo preso altri impegni".
Il prossimo anno, in occasione del decimo anniversario della scomparsa di Troisi, nell'isola è in programma una manifestazione proprio a Malfa: "In quel contesto – spiega ancora Longhitano - il viale di Pollara sarà intitolato a Troisi. Non voglio innescare polemiche, né voglio litigare con il sindaco di Santa Marina. È libero di fare quello che vuole, ma qui si tratta di cattivo gusto".
Defilato il terzo comune dell'isola, quello di Leni, che sta alla finestra a guardare la contesa estiva fra i due sindaci dell'isola delle Eolie. Per inciso, nei mesi invernali i residenti nei tre comuni non superano complessivamente le 2.400 persone.
È proprio vero: con questo caldo che non perdona e che fa brutti scherzi, un buon bagno nelle limpide acque delle Eolie, quantomeno per rilassarsi, servirebbe eccome. A tutti.
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Contesa per la memoria di Massimo Troisi fra i sindaci dell'isola di Salina

troisi postino 
I comuni dell'isola di Salina si contendono le spoglie di Massimo Troisi. Almeno in senso figurato. Sì, perché è di queste ore – complice probabilmente la calura estiva che dà alla testa – una lite fra comuni avente come oggetto del contendere la memoria dell'attore, scomparso poco dopo la fine delle riprese del film "Il postino", girato a Salina nel 1994.
La querelle agostana vede contrapposti il sindaco di Malfa, set del Postino, e il primo cittadino di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo. Quest'ultimo ha deciso di intitolare a Troisi un lungomare del comune, con una cerimonia in pompa magna, alla quale ha preso parte anche l'attrice Maria Grazia Cucinotta in qualità di invitata d'eccezione.
La mossa mediatica non è andata giù al collega di Malfa, Salvatore Longhitano, che parla di "cattivo gusto". "Lo scenario dell'opera – ha spiegato il sindaco all'agenzia Ansa – è quello del mio comune: Pollara, la strada che Troisi percorreva in bici, la casa rosa... Sì, il collega Lo Schiavo mi ha invitato a partecipare, ma solo il giorno prima della manifestazione. Ma io avevo preso altri impegni".
Il prossimo anno, in occasione del decimo anniversario della scomparsa di Troisi, nell'isola è in programma una manifestazione proprio a Malfa: "In quel contesto – spiega ancora Longhitano - il viale di Pollara sarà intitolato a Troisi. Non voglio innescare polemiche, né voglio litigare con il sindaco di Santa Marina. È libero di fare quello che vuole, ma qui si tratta di cattivo gusto".
Defilato il terzo comune dell'isola, quello di Leni, che sta alla finestra a guardare la contesa estiva fra i due sindaci dell'isola delle Eolie. Per inciso, nei mesi invernali i residenti nei tre comuni non superano complessivamente le 2.400 persone.
È proprio vero: con questo caldo che non perdona e che fa brutti scherzi, un buon bagno nelle limpide acque delle Eolie, quantomeno per rilassarsi, servirebbe eccome. A tutti.
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