giovedì 30 gennaio 2014

Il Festival del Cinema Italiano di Como dedica una serata a Massimo Troisi

La serata dell'8 febbraio al Festival del Cinema Italiano a Como sarà dedicata a Massimo Troisi. Sono già fin d'ora sicuro, per esperienza diretta, che anche soltanto la presenza di Renato Scarpa renderà l'evento emozionante e valido. Verrà proiettato il film "Il postino" e la serata avrà inizio alle ore 21. Per assistere alle proiezioni è necessario sottoscrivere la tessera dell'associazione "Sguardi", che organizza il festival insieme alla Scuola Dreamers. Info: 031/261234, sguardi.como@hotmail.it.

Per chi si trova nei pressi, appuntamento dunque l'8 febbraio a Como al cinema Astra, in viale Giulio Cesare (che dava anche il nome ad un teatro in cui Massimo recitò con "La smorfia"), 3.

mercoledì 29 gennaio 2014

Massimo Troisi ricordato a Barcellona

La Casa degli Italiani di Barcellona ricorderà Massimo Troisi a 20 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 4 giugno del 1994, con una tre giorni di film, dal 27 al 29 gennaio prossimi

Non solo in Italia, ma anche all'estero il comico, attore e regista napoletano ha lasciato il segno e, a vent’anni dalla sua scomparsa, Barcellona gli rende omaggio con una rassegna. Si inizia il 27 gennaio con uno dei suoi film più celebri, “Ricomincio da tre” che verrà proiettato alle 19 presso la Casa degli italiani nella città catalana. Primo film da attore e regista dopo i successi de “La Smorfia”, il terzetto comico che vedeva protagonisti anche Lello Arena ed Enzo Decaro, “Ricomincio da tre” è considerato il compendio della prima produzione di Troisi. Il lungometraggio ha vinto il David di Donatello, il massimo premio del cinema italiano, nel 1981 come miglior film e miglior attore protagonista. Il 28 gennaio, sempre presso la Casa degli italiani, sarà la volta di “Non ci resta che piangere”, mentre mercoledì verrà proiettato “Pensavo fosse amore e invece era un calesse”. Massimo Troisi colpì anche all'estero per la sua capacità espressiva, verbale, mimica e gestuale, condita da un tocco di ironia e malinconia. Un attore capace di scherzare sui problemi universali, con uno sguardo ingenuo ma disincantato sulle cose della vita e del mondo.

A Barcellona risiede e lavora da un po' di tempo Angelo Orlando, l'Amedeo di "Pensavo fosse amore invece era un calesse", con cui ogni tanto sono in contatto. Quella straordinaria interpretazione gli valse il David di Donatello come migliore attore non protagonista. Angelo non si accontenta mai, è sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Introdurrà e seguirà la proiezione del film di stasera e renderà il giusto omaggio a Massimo.

"Massimo è stato l'incontro di una vita, l'occasione di incontrare uno degli uomini straordinari che hanno lasciato un segno. Ci ha lasciato troppo prematuramente, molto spesso mi ritrovo a pensare cosa mi avrebbe detto di questo periodo, in che cosa mi avrebbe coinvolto. Ma Massimo è ancora presente, la sua assenza è una presenza molto forte, soprattutto in chi sente la responsabilità di quello che ha lasciato. E cioè delle opere leggere, con una profondità però incredibile. Quando vivevo con lui quest'esperienza forse non mi rendevo tanto conto perché ero molto giovane. Mi sembrava una cosa normale lavorare con Massimo Troisi perché comunque facevo questo lavoro. Era normale lavorare con chi fa il cinema che ti piace fare. In realtà era un sogno che si realizzava. Non sapevo di star vivendo però un'esperienza unica e irripetibile perché comunque aver conosciuto Massimo è stata una grande fortuna ".

Angelo Orlando

lunedì 27 gennaio 2014

Massimo Troisi-tour a Lucera sui luoghi di "Le vie del Signore sono finite"

Dopo Parigi è la volta dei luoghi di Lucera che furono il set di "Le vie del Signore sono finite". La grande famiglia di "Amici di Massimo Troisi", sparsa in tutto il mondo, e questa volta in particolare la grande appassionata Tiziana, ci consente di rivivere in queste foto ricordi ed emozioni cominciate quasi trent'anni fa. Riscoprire oggi i luoghi di Massimo è riappropriarsi di un pezzetto di lui, respirare anche a distanza un po' della sua anima. Perciò ringrazio di cuore Tiziana per queste splendide foto, rese ancora più suggestive da un bianco e nero eterno, come l'arte e la poesia di Massimo.

Cristiano












martedì 14 gennaio 2014

Massimo Troisi, Renzo Arbore e quella comicità intelligente che non c'è più

Massimo Troisi e Renzo Arbore. Due amici, due colleghi, due vicini di casa. Due padri di un fine umorismo che purtroppo non esiste più. Vi ripropongo qui a seguire l'esibizione di Massimo a "Rosamunda ovvero che magnifica serata", datata 9 giugno 1991 e svoltasi a Firenze, nella splendida cornice degli Uffizi, impreziosita da un'introduzione rara di Renzo Arbore. Poche parole, ma si avverte alla prima sillaba l'affetto e la mancanza di un amico vero, il riconoscimento di un artista geniale e irripetibile. Prima del video trascrivo dal nostro archivio video, grazie ad Annalisa, un aneddoto relativo alla serata di Firenze, raccontato da Arbore in una puntata di "Alle falde del Kilimangiaro" nel giugno 2011. Fu un'occasione esilarante e intelligente, ancora una volta, per portare la vera Napoli al nord e in tutta Italia, ma nella maniera più giusta e genuina.

Cristiano 


Troisi e Arbore a Firenze per la registrazione della trasmissione di Raiuno “Rosamunda, ovvero che magnifica serata". Arbore esordisce osando affermare che Troisi faceva tutto ciò che lui gli diceva. Beh, conoscendo Massimo sappiamo quanto fosse indomabile! Sicuramente i due, però, si sapevano spalleggiare molto bene.
Si recano in un  ristorante. Il cameriere: “Vi dò l’olio più buono del mondo, l’olio novo, appena arrivato…”
Arbore, facendo l’occhiolino a Massimo: “Ma proprio tu che vieni da San Giorgio a Cremano, dove fanno quell’olio extra vergine straordinario…!”
In realtà, dice Arbore alla Colò, a San Giorgio l’olio si compra, e si usa quello di semi!
I due cominciano a fantasticare sull’olio di San Giorgio a Cremano, lasciando attonito il cameriere.
Massimo: “L’olio di San Giorgio lo raccogliamo innanzitutto al tramonto, quando l’oliva è ben disposta. Le olive sono raccolte o da vergini, o da vedove di primo letto. Devono essere sbucciate con un coltellino di legno tratto dal ramo dello stesso ulivo dal quale sono state prese, altrimenti l’oliva si sdegna. L’oliva deve essere calpestata prima, ma con molta grazia, sennò l’oliva si sdegna, in un mastello di legno del tronco dello stesso ulivo…”
Il cameriere: “Allora…. l’olio di San Giorgio a Cremano l’è più bono, l’è più bono di questo…”
 

                                        

mercoledì 8 gennaio 2014

L'innocenza travolgente di Massimo Troisi secondo Gennaro Calabrese

massimo troisi premiato“La comicità di Massimo era fatta di un’innocenza che travolgeva il suo pubblico che ancora oggi non ha dimenticato la sua malinconia, il suo garbo, l’essere un attore comico ma dei sentimenti. Era un eterno fanciullo che amava il suo lavoro ed era particolarmente attento al suo cinema con il quale lanciava messaggi in forma comica ma senza limiti o etichette. Per me è un onore ricevere questo premio che mi sprona a continuare quel percorso fatto di studi e ricerca necessario per chi vuole fare questo travolgente mestiere. Non è facile far ridere senza cadere nella volgarità ma come diceva Leopardi, chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo”.

Gennaro Calabrese, attore comico, vincitore del Premio Massimo Troisi per il cabaret

mercoledì 1 gennaio 2014

Enzo Decaro ed Enrico Vaime ricordano Massimo Troisi a "Uno mattina in famiglia" (VIDEO)

Pubblichiamo dai nostri archivi un estratto di una puntata della trasmissione "Uno mattina in famiglia", andata in onda lo scorso maggio e mai più riproposta. Per la rubrica "Chi è di scena? - Ritratti di artisti" si rievoca la nostalgia della comicità delicata e gentile di Massimo Troisi, con qualche interessante aneddoto e alcuni filmati trosiani. Ne parlano Enzo Decaro ed Enrico Vaime (che definisce Massimo il più eduardiano degli attori napoletani). Buon anno a tutti gli "Amici di Massimo Troisi".

Cristiano