venerdì 21 gennaio 2011

Massimo Troisi e Alessandro Siani: "la poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve"...ma senza esagerare (VIDEO)

UPDATE: Preciso alcune cose, superflue per chi legge attentamente il post, un po' meno a quanto pare per chi non lo fa. Questo post e il relativo montaggio video non intendono in alcun modo paragonare Massimo e Siani. Non viene criticato il fatto che Siani somigli a Massimo, ma semplicmente vengono messe in evidenza le scene, i personaggi, le situazioni, la mimica che sembrano "prese a prestito" e che non a tutti possono balzare all'occhio. Le conseguenti riflessioni vengono lasciate al lettore.

Alessandro Siani è un discreto cabarettista. Sa scovare, raccontare i tic e le manie di certi napoletani e sa farci ridere su. Per il momento quello che ha avuto da dire si ferma qui, frasi retoriche scritte da altri a parte. Finora non è riuscito a intingere efficacemente la sua comicità nel sociale, nell'attualità, anche per dare un certo spessore a ciò che dice (cosa che per esempio ha sempre fatto Simone Schettino, pur se meno celebre ma si sa, non è sempre la qualità di ciò che fai che attira di più). Forse sta iniziando a capirlo, e lo si può intravedere dal messaggio su Napoli che ha lanciato recentemente dal palco di Zelig. Staremo a vedere, e gli auguriamo di dare una svolta alla sua carriera che gli permetta di crescere come artista, con meno sfottò e con una comicità meno a spese degli altri.

Cinematograficamente parlando Siani ha recitato in due film da protagonista, partecipando in prima persona al soggetto e alla sceneggiatura. Gli incassi si sono rivelati modesti. Grande successo ha invece avuto "Benvenuti al Sud", dove il protagonista è Claudio Bisio, con lui in un ruolo di primo piano. In quest'ultimo film pare che Siani stia iniziando a ritagliarsi finalmente un personaggio tutto suo; sì, perché nei due film precedenti abbiamo colto, fin dalla prima visione, un pò troppe similitudini con i film di Massimo Troisi in scene, situazioni, personaggi, atteggiamenti, mimiche e persino nelle musiche. Ci siamo messi a tavolino, abbiamo confrontato queste scene ed è nato il montaggio video che potete vedere in coda al post. Manca l'analisi di due film come "Natale in crociera" e "Natale a New York" che, sinceramente, non siamo riusciti proprio ad autoinfliggerci. All'epoca non era uscito ancora il tanto acclamato "Il principe abusivo", dove però Siani, comunque affiancato dal più affermato De Sica, fa ridere utilizzando gli stereotipi e i luoghi comuni sui napoletani che Massimo tanto combatteva. Insomma, ancora retorica a parte, il napoletano non ne esce proprio bene.

Intendiamoci, gli omaggi e i tributi ai grandi del passato sono tantissimi nella storia del cinema, ma ci sembra che siano ben altra cosa rispetto a quello che abbiamo visto in questi film. Anche Massimo e Benigni si sono permessi di ricordare Totò nella scena della lettera in "Non ci resta che piangere", e lo stesso Roberto omaggia il suo amico Massimo in "La vita è bella" con il giro del palazzo per incontrare la donna che ama (già visto in "Ricomincio da tre"). Ma era un caso isolato e riconosciuto per quello che era...
Di certo le similitudini che abbiamo colto saranno sfuggite ai più, specie ai più giovani che oggi come oggi non hanno modo di scoprire Massimo e i suoi lavori, e questo montaggio è un modo "umile ma onesto" per riaffermare la paternità di certe trovate e di certi personaggi, anche mimicamente parlando. Alcuni accostamenti potranno sembrare forzati, ma alla base c'è chiaramente una matrice e uno spunto comuni.

Probabilmente anche lo stesso Siani ha capito che in questa maniera non può andare lontano (sempre cinematograficamente parlando, con l'arte oltre che con gli incassi), ci vuole qualcosa di veramente e solo suo. Cercare il successo di un film sulla scia di altri lavori e di un altro personaggio, utilizzando magari lo stesso cast artistico e tecnico, lo stesso produttore, lo stesso Pino Daniele per le musiche, non basta. Ci vogliono le idee e il talento, una poetica nel senso di idee artistiche e di espressione personale. Mauro Berardi, già produttore di Massimo, scommise sul primo film di Siani affermando: "dopo Troisi posso finalmente fare un altro bel film con un napoletano". Quei bei film di Massimo sono, riteniamo, tutt'altra cosa in ogni senso. Quindi attenzione prima di etichettare con leggerezza "il nuovo Troisi".
Per il resto non possiamo che augurare una brillante carriera ad Alessandro Siani, con la speranza ci possa regalare anche solo un decimo delle emozioni e delle risate intelligenti che il nostro Massimo ci ha donato e continua a donarci ancora oggi.




venerdì 14 gennaio 2011

Il rispetto di Pasolini per i comici (e per Massimo Troisi)

Quello che segue è uno stralcio di una recensione del film "Che cosa sono le nuvole?", episodio del film collettivo "Capriccio all'italiana del 1967". L'episodio diretto da Pier Paolo Pasolini vede come protagonista il grande Totò e ne consiglio a tutti la poetica visione. 
Pasolini non ha avuto il tempo di conoscere niente di Massimo, ma Massimo ha dichiarato più volte la sua ammirazione per la sua opera di poeta, regista e scrittore. Leggere del rispetto di Pier Paolo per i comici è come raccontare di una stima in qualche modo reciproca.

Cristiano
 
Pasolini ha realizzato un'opera dimostrando di possedere ciò che il cinema italiano non ha mai avuto: rispetto per i comici. "Con Pierpaolo non andavamo spesso al cinema, però quando c'erano Franco e Ciccio in televisione li guardavamo e se ammazzavamo da ride". È Davoli che parla. Grandi comici facevano ridere pur recitando in film pietosi. La grande opportunità di sfogo è stata offerta solo ai mattatori, talenti onnipresenti come Gassman, Sordi, Manfredi: attori capaci di abbracciare anche il comico. Ma i veri comici sono come i poeti: ne nascono tre o quattro dentro un secolo. E com'è vero che a secolo concluso Pasolini sarà tra i pochi che conteranno, i suoi comici sono tra i pochi che meritano di essere ricordati, ed approfonditi. Il coraggio del regista è stato davvero notevole; nessuno avrebbe pensato a Franco Franchi per un cinema di poesia. Pasolini l'ha fatto. 

Tratto da Pasolini.net



MASSIMO TROISI SU PIER PAOLO PASOLINI:

"Il film che mi ha fatto avvicinare al cinema è stato "Edipo re" di Pasolini. Lo vidi a San Giorgio a Cremano, quando ero ragazzo. Non capii niente eppure ne fui affascinato. Ancora oggi Pasolini è l'autore che maggiormente mi emoziona. Ha proprio ragione Ettore Scola: per amare non c'è bisogno di capire. Pasolini è una persona che stimo. Mi piace tutto di lui: i libri, i film… Tutto.  A me piacerebbe essere così. C'è sempre la speranza che la gente sbagli sala, e invece di entrare in quella dove fanno Rambo entri in quella dove fanno un vecchio film di Pasolini". 

"Insomma, io non è che voglio levare Rambo agli altri.  Però non levate Pasolini a me."
(in “Il Messaggero”, 12 febbraio 1989) 


"Quando penso a un Pasolini, a come agiva rispetto alla società, alle cose, mi stimo molto poco."  (intervista di Alessandra Levantesi a Massimo Troisi apparsa su “Videoparade”, 1989)
 

giovedì 13 gennaio 2011

Omaggio a Gino, amico di Massimo Troisi (VIDEO)

Giorni fa se ne è andata una persona deliziosa, un amico di Massimo Troisi "in pectore" come noi, un compagno di palcoscenico innamorato della sublime arte attoriale napoletana. 
Recitava, Gino, ed oltre Massimo amava l'immenso Eduardo, che era capace di imitare suggestivamente. Fino alla fine ha voluto vedere scorrere le immagini di Massimo su uno schermo, e quelle dei nostri spettacoli insieme. Quest'omaggio video, umile ma onesto, è per lui, che magari ora starà già provando qualche scena con Massimo ed Eduardo, vicino com'era alla loro leggerezza profonda e alla loro signorilità generosa.

Nelle mail che mi scriveva, che conservo gelosamente, usava chiamare Massimo "il NOSTRO", tutto in maiuscolo, e apprezzava con gioia l'attività del gruppo "Amici di Massimo Troisi"; mi fa piacere in questa occasione condividere con voi una sua frase che da oggi in poi mi farà sempre pensare a lui, oltre che al "NOSTRO". 

"E' vero che i Grandi non si dimenticano mai, e il NOSTRO lo è stato e lo sarà sempre; coltivarne però il ricordo lo mantiene ancora più vivo e presente nei cuori di tutti".

Ciao Gino, grazie di tutto, ovunque tu sia.
Se puoi, porta il nostro saluto a Massimo.

Cristiano 
    

                               

giovedì 6 gennaio 2011

Massimo Troisi non è mai andato d'accordo con la befana (VIDEO)

Molti di voi conosceranno benissimo questo video, ma lo riproponiamo ugualmente perché, come ogni cosa che esce dalla bocca di Massimo, invecchiando migliora e ci allontana per pochi istanti dallo squallore del tempo in cui viviamo. Buona Epifania a tutti!

Cristiano







                                                           

lunedì 3 gennaio 2011

Omaggio a Massimo Troisi a Cava de' Tirreni

Non facciamo in tempo ad andarci, ma se si dovesse ripetere la rappresentazione sarà un piacere parteciparvi. Intanto riceviamo e segnaliamo. Buon anno a tutti!

Cristiano

MASSIMO TROISI NON E' MAI..."FUORI TEMPO"

L’associazione culturale “Fuori Tempo” propone questa sera, 3 gennaio, nella Corte di Palazzo Iovane in Corso Umberto I, lo spettacolo “O’ ssaje comme fa o’ core…”, dedicato alla memoria ed al genio di Massimo Troisi. In programma recitazione, musica e danza, con la sapiente regia di Geltrude Barba. Appuntamento alle ore 20.30…

Francesco Memoli, Carmela Bucciarelli e Geltrude Barba, fondatori dell’associazione culturale “Fuori Tempo”, credono fortemente nella fusione delle arti, nella compenetrazione di teatro, musica e danza. Da questa voglia di contaminazione e dalla curiosità di sperimentare nascono tutti i loro spettacoli, come l’ultimo “O’ ssaje comme fa o’ cor…”.

Gli attori coinvolti presenteranno una carrellata dei più rappresentativi, toccanti, divertenti, commoventi episodi della carriera del grande attore napoletano. Ma lo spettacolo non consiste solo di recitazione: ogni pezzo verrà accompagnato da musica suonata rigorosamente dal vivo da Francesco Memoli (chitarra e mandolino) e Davide Vignes (chitarra e violino), musica che verrà a sua volta coreografata e danzata da Carmela Bucciarelli, stimata ed apprezzata ballerina ed insegnante di danza classica e moderna.

Il tutto si svolgerà nella suggestiva cornice della Corte di Palazzo Iovane, al numero 140 di Corso Umberto I di Cava de’ Tirreni. Per far sì da creare uno spettacolo snello e piacevolmente godibile, i tempi sono stati tenuti ristretti: la carriera del grande attore verrà rivisitata nell’arco di circa mezz’ora, in modo tale da poter dare possibilità a più persone di assistere allo spettacolo senza affollarsi e con la necessaria calma e concentrazione.

Il ciclo di spettacoli comincerà alle 20.30 e terminerà alle 23.30. Ingresso gratuito.

IL CAST 
- Regia: Geltrude Barba;
- Interpretazione: Sabatino Apicella, Geltrude Barba, Carla Russo, Carolina Damiani, Pietro Paolo Parisi, Enrico De Nicola, Giuseppe Bisogno, Pierluigi Di Florio, Gianluca Adinolfi, Errico Bruno;
- Musica: Francesco Memoli, Davide Vignes;
- Danza: Carmela Bucciarelli;
- Comunicazione, grafica e web: www.formasostanza.it;
- Scenografia: Pierluigi Di Florio

Maggiori info su www.spettacolotroisi.altervista.org