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mercoledì 29 gennaio 2014

Massimo Troisi ricordato a Barcellona

La Casa degli Italiani di Barcellona ricorderà Massimo Troisi a 20 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 4 giugno del 1994, con una tre giorni di film, dal 27 al 29 gennaio prossimi

Non solo in Italia, ma anche all'estero il comico, attore e regista napoletano ha lasciato il segno e, a vent’anni dalla sua scomparsa, Barcellona gli rende omaggio con una rassegna. Si inizia il 27 gennaio con uno dei suoi film più celebri, “Ricomincio da tre” che verrà proiettato alle 19 presso la Casa degli italiani nella città catalana. Primo film da attore e regista dopo i successi de “La Smorfia”, il terzetto comico che vedeva protagonisti anche Lello Arena ed Enzo Decaro, “Ricomincio da tre” è considerato il compendio della prima produzione di Troisi. Il lungometraggio ha vinto il David di Donatello, il massimo premio del cinema italiano, nel 1981 come miglior film e miglior attore protagonista. Il 28 gennaio, sempre presso la Casa degli italiani, sarà la volta di “Non ci resta che piangere”, mentre mercoledì verrà proiettato “Pensavo fosse amore e invece era un calesse”. Massimo Troisi colpì anche all'estero per la sua capacità espressiva, verbale, mimica e gestuale, condita da un tocco di ironia e malinconia. Un attore capace di scherzare sui problemi universali, con uno sguardo ingenuo ma disincantato sulle cose della vita e del mondo.

A Barcellona risiede e lavora da un po' di tempo Angelo Orlando, l'Amedeo di "Pensavo fosse amore invece era un calesse", con cui ogni tanto sono in contatto. Quella straordinaria interpretazione gli valse il David di Donatello come migliore attore non protagonista. Angelo non si accontenta mai, è sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Introdurrà e seguirà la proiezione del film di stasera e renderà il giusto omaggio a Massimo.

"Massimo è stato l'incontro di una vita, l'occasione di incontrare uno degli uomini straordinari che hanno lasciato un segno. Ci ha lasciato troppo prematuramente, molto spesso mi ritrovo a pensare cosa mi avrebbe detto di questo periodo, in che cosa mi avrebbe coinvolto. Ma Massimo è ancora presente, la sua assenza è una presenza molto forte, soprattutto in chi sente la responsabilità di quello che ha lasciato. E cioè delle opere leggere, con una profondità però incredibile. Quando vivevo con lui quest'esperienza forse non mi rendevo tanto conto perché ero molto giovane. Mi sembrava una cosa normale lavorare con Massimo Troisi perché comunque facevo questo lavoro. Era normale lavorare con chi fa il cinema che ti piace fare. In realtà era un sogno che si realizzava. Non sapevo di star vivendo però un'esperienza unica e irripetibile perché comunque aver conosciuto Massimo è stata una grande fortuna ".

Angelo Orlando

lunedì 20 dicembre 2010

La bicicletta (una delle due) de "Il postino" esposta al Pantaleo di Torre del Greco

Dal 9 al 22 dicembre sarà esposta la bicicletta di Massimo Troisi nel film “Il postino” presso l’Istituto Eugenio Pantaleo in Torre del Greco dove l’attore di San Giorgio a Cremano si è diplomato nel 1976. Dopo otto anni di scuola Massimo Troisi si è diplomato con il voto di 44/60. Era particolarmente vivace e spesso non si atteneva alle regole di condotta.
  
La bicicletta, in esposizione permanente presso il piano nobile di Villa Bruno in San Giorgio a Cremano, si trova oggi all’ingresso del Pantaleo su proposta del dirigente scolastico Carlo Ciavolino, ammiratore di Massimo Troisi e corredata da diverse gigantografie selezionate dalla studentessa del quinto anno Maria Sequino. Ciavolino ringrazia il sindaco di San Giorgio a Cremano Domenico Giorgiano, il vice presidente dell’Istituzione Fondazione Comunale “Premio Massimo Troisi” Pietro De Martino e Raffaele Capacotta, direttore del Premio “Massimo Troisi”.
  
“Con l’esposizione al pubblico presso l’I.T.C.G. Pantaleo, della bicicletta del film “Il postino”, magistrale interpretazione di Massimo Troisi e suo testamento artistico, la scuola, che lo vide alunno e diplomato geometra, inaugura una serie di attività e manifestazioni, per ricordare il geniale attore – afferma con orgoglio il dirigente scolastico Carlo Ciaovolino - che si è inserito nell’empireo dei grandi della cinematografia mondiale, partendo da un garage, dove, con un gruppo di giovani attori come lui, ha dato vita alle prime interpretazioni”. “Il postino” è stato girato nel 1994 a Procida e Lampedusa (?, ndr), Massimo Troisi ha recitato per l’ultima volta accanto a Philippe Noiret e ad una giovanissima promessa del cinema italiano: Maria Grazia Cucinotta. Ricorda con commozione il professore Carlo Ciavolino che oggi Massimo Troisi avrebbe gli stessi anni che ha l’Istituto Pantaleo, cinquantasette, essendo nato il 19 febbraio 1953. “Con la sua disarmante ironia Massimo -sottolinea Ciavolino - è sempre stato se stesso, sulla scena come nella vita, anche quando il successo gli ha arriso. Con il suo personaggio Massimo non interpreta una persona o un personaggio, ma una “condizione”, che è quella sofferente e lamentosa dei deboli, per incuria sociale e per rassegnazione”.
  
Questo primo appuntamento con Massimo arriva a trenta anni dal suo primo film, di cui fu anche regista “Ricomincio da tre”, interpretato dal ventisettenne Troisi, con Lello Arena, Fiorenza Marchegiani, Marco Messeri, Renato Scarpa, Laura Nucci. Premiato dal pubblico che gli conferisce il primato, tenuto per decenni, del film più a lungo presente nelle sale cinematografiche: ben seicento giorni di seguito. Ottiene il David di Donatello per il miglior attore e il miglior film, il Nastro d’Argento e il Globo d’oro.
  
Tra le iniziative Ciavolino ricorda il Premio “Alunno Massimo Troisi”, inserito nel “Meeting degli studenti”di Sarà un viaggio tra la comicità, il sarcasmo e l’ironia di Massimo riproponendo film recitativi e con l’esposizione di altri reperti, con testimonianze di colleghi attori e attrici, di persone che gli furono vicine, nel breve ma intensissimo cammino della sua vita. Vi saranno approfondimenti tematici, conferenze, interventi per meglio comprendere l’arte di un maestro geniale e per meglio riflettere sul destino di un popolo e di una umanità in cerca di riscatto. A metà gennaio è prevista la conferenza stampa su tale progetto.
 
Rossella Saluzzo
JulieNews.it