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martedì 11 agosto 2015

Conosciamo gli "Amici di Massimo Troisi" - Selma (Albania) (VIDEO)

massimo troisi amici di massimo troisi cinema comici napoli
Oggi mi fa particolarmente piacere pubblicare una testimonianza di passione viva e universale. La ragazza che potete vedere nel video qui sotto è Selma, 21 anni, albanese ma che studia qui in Italia. Ed è cresciuta con Massimo. Si è messa in contatto con me e attraverso la radio albanese in cui lavorava abbiamo realizzato belle cose nel nome del Nostro (come questa http://amicidimassimotroisi.blogspot.it/2013/03/amici-di-massimo-troisidallalbania-con.html e questa http://amicidimassimotroisi.blogspot.it/2013/04/amici-di-massimo-troisi-ancora-su-radio.html). So che l'ho scritto già diverse volte, ma lo ripeto: l'arte, la poesia e il genio non hanno confini e parlano una sola lingua, comprensibile a tutti. E Massimo ha anche quel quid in più che lega tra loro le persone che lo amano sinceramente e posseggono la sensibilità adatta a coglierne tutta l'essenza. Non finirò mai di ringraziarlo per le emozioni, le risate, il nostro fantastico gruppo e le amicizie speciali.
   
Buona estate a tutti.
  
Cristiano
 
 
                                

mercoledì 23 ottobre 2013

La risposta di Luigi Troisi, fratello di Massimo, al post di Selma

massimo troisi luigi troisiRicevo e pubblico con gioia il pensiero di Luigi Troisi per "Amici di Massimo Troisi".

"Sicuramente è una bella testimonianza, che non fa altro che confermarci che Massimo non è solo patrimonio artistico regionale o nazionale...ma di tutti. Per quanto riguarda la fiction, come famiglia, ci siamo affidati ad un legale per la tutela dell'immagine di Massimo. Un caro abbraccio".

Luigi Troisi

"Cari italiani...": lettera aperta da Selma, amica albanese di Massimo Troisi

massimo troisi scusate il ritardo
Probabilmente certe cose le capisce meglio chi ci vede dal di fuori, anche se avremmo avuto tutto il tempo per capirlo bene tutti quanti. Ad ogni modo ben venga il monito di Selma dall'Albania, un'amica di Massimo che si rivela sempre più speciale. E che, con candida naturalezza, ci scrive così: "Sono cresciuta con quel piccolo schermo che mi aiutava a "spiarvi" e mi rattrista vederlo conciato in quel modo. Ci tengo alla vostra rinascita, quindi spero di aver aiutato almeno un po'". Chapeau.
Cristiano 
Cari italiani,
Mi rendo conto di aver scelto un momento a dir poco inopportuno per parlarvi di qualcosa che mi disturba da tempo, ma pure io... non è che avevo molte alternative. Non ho potuto resistere quando ho saputo la “bella” notizia di una nuova fiction, prodotto tutto italiano. Sto parlando di “Ricomincio da me”, una fiction che tratta... cioè tratterà (manteniamo le distanze con questo futuro finché possiamo) la vita di un genio della commedia italiana, l’amato Pulcinella degli anni '80-’90, Massimo Troisi. Sarà Fabio Troiano a cercare di riportare sul piccolo schermo il grande postino che ci manca ormai da diciannove anni. Emozionato e consapevole della grande responsabilità, l’attore non si risparmia e confessa in un’intervista che, a parte tutto ciò, si sente pronto a cominciare le riprese, a prendere quella che io chiamerei una scaletta verso il “boom” televisivo. È diventata una strada sicura: basta ricordarsi del mitico Beppe Fiorello nel ruolo di Modugno. Ma quando si tratta di interpretare un genio della commedia come Massimo Troisi, la cosa diventa quasi quasi una missione impossibile. Ma comunque lasciamo stare il povero Troiano augurandogli fortuna. Lui fu solo la scintilla per questo scritto. 
Cari italiani, so che è tempo di crisi. So che siete preoccupati e spaventati dall’IMU e da 100 altri tipi di tasse. So che quello che una volta era il motto di noi albanesi (andare via!) è diventato anche il vostro. Ed è per tutte queste vostre difficoltà che credevo fosse meglio tacere e non farvi pensare ad altri problemi. Ma ora capisco che avevo torto. Non potrei trovare un momento più giusto di questo per scrivervi. 
massimo troisi le vie del Signore sono finiteLa più grande crisi che voi state passando è una lunga e triste stagione di oblio profondo.
Cari italiani, credo che voi abbiate sentito parlare del mio popolo. Viviamo oltre il mar Ionio ed Adriatico. Per tanti anni, una fune invisibile ci teneva legati a voi. Voi eravate il ventenne che sapeva bene come divertirsi. Noi eravamo il vostro piccolo e noioso vicino di casa. Ci infilavamo spesso nel vostro mondo spiandovi di nascosto da un piccolo schermo chiamato televisione. Voi eravate un mito per noi. Cercavamo di imitarvi a partire dal modo in cui parlavate, vi vestivate e ballavate. Finchè un giorno abbiamo avuto il coraggio di correre dei rischi per bussare forte alla vostra porta e cosi vi abbiamo finalmente conosciuti da vicino.
Cari italiani, ora tutto questo non c’è più. Beh, in un certo senso è naturale. Le cose sono cambiate, noi siamo 'cresciuti' (sinonimo di 'europeizzazione'). Ma d’altra parte non è neanche cosi naturale. C’è un buco enorme nei ricordi che ci avete lasciato, ma quello che più mi preoccupa è il vuoto nella vostra memoria.
Cari italiani, voi, il popolo dell’arte e della cultura, non potete permettere che Laura Pausini (con tutto il rispetto) soddisfi le vostre esigenze musicali. Non potete permettere che Napoli venga rappresentata, anche al di fuori dell’Italia, da Gigi D’Alessio. Non potete permettere che Bologna si dimentichi di Pasolini. Non potete permettere che ancora oggi Carmelo Bene venga ricordato come un pazzo che voleva solo creare polemiche. Non potete permettere che i giovani non conoscano Massimo Troisi. Non potete permettere che il suicidio di Tenco diventi sempre di più giustificabile. Non potete permettere che i vostri figli soffochino in un mare di “Uomini e donne” ed altra simile spazzatura. Non potete permettere che il successo di un giovane attore italiano sia di recitare accanto a Raul Bova. Non potete permettere che questa grande metamorfosi continui a prendere vita all’interno della vostra cultura.
Fate spazio a voi stessi! Prendetevi cura di quello che avete avuto e coltivate il potenziali di oggi. Non è questione di gusti, è questione di messaggi. Non dimenticatevi dell'ultimo verso che cantava Gaber in una delle sue canzoni: "Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo, .... per fortuna lo sono."
Cari italiani, fateci ancora sognare... anzi, fate sognare voi stessi, come sognavate una volta, nel blu dipinto di blu.

Con tanto affetto,
la ragazza del paese accanto,
Selma M.
 

venerdì 26 aprile 2013

Amici di Massimo Troisi ancora su Radio Shkodra (Albania)

Continua il filo diretto Italia-Albania e Amici di Massimo Troisi-Radio Shkodra, grazie a Selma. Siamo entrati, io con la mia voce e il blog-gruppo attraverso le mie parole, nella sesta puntata della trasmissione radiofonica albanese "Il treno della cultura italiana". Un gran bel programma, che ad esempio in questa occasione ci ha infilati tra Buscaglione, Carosone, Arbore, Benigni e Battisti. Sono convinto che Selma dall'Albania conosca e apprezzi meglio la cultura italiana di, ahimé, diversi nostri compaesani. E' un onore per l'Italia che "i nostri migliori anni", come li chiama Selma, vengano celebrati all'estero. Ogni tanto esportiamo anche qualcosa di buono.
 
Nel breve messaggio che ho registrato di getto appena ricevuto l'invito di Selma propongo l'ascolto di "Sia", un brano di un cantautore napoletano, Joe Barbieri. Scoperto e prodotto inizialmente da Pino Daniele, Joe oggi ha un buon successo di pubblico in tutto il mondo con un raffinato mix di  jazz e world music. Ascoltare per capire perché.

Cristiano
 
                               

giovedì 28 marzo 2013

Massimo Troisi e la vera Napoli da veicolare in Italia e all'estero

Roberto Benigni dedicò all'amico Massimo Troisi questi versi:

"Non si capisce", urlavano sicuri,
"questo Troisi se ne resti al Sud!"
Adesso lo capiscono i canguri,
gli Indiani e i miliardari di Holliwood!
Con lui ho capito tutta la bellezza
di Napoli, la gente, il suo destino,
e non m'ha mai parlato della pizza,
e non m'ha mai suonato il mandolino."

Leggendo questo post il regista e attore toscano aggiungerebbe gli albanesi tra gli indiani e gli americani degli Oscar. E' sempre un'emozione forte quando della nostra famiglia entra a far parte qualcuno che vive fuori dai confini italiani. Vuol dire che il messaggio universale di Massimo continua a fare breccia nei cuori di tutto il mondo. Ed in questo caso Selma ha colto ciò che più rischia di perdersi, quando per la maggiore vanno pseudo artisti napoletani che speculano sui luoghi comuni partenopei invece di veicolare la vera, unica, inestimabile essenza di Napoli. Italiano e dialetto napoletano a parte, Selma ha imparato da Massimo sì i problemi della città, ma "presentati in un modo totalmente diverso da quello degli altri sketch oppure dei commenti in televisione". Grazie a Massimo conosce la Napoli che sperava e pensava esistesse davvero. Perché esiste, anche se ce la stanno facendo dimenticare. Ed è questa la Napoli che da napoletano voglio venga veicolata in Italia e all'estero, senza parlare di pizza e senza far suonare il mandolino; e se nessun artista o presunto tale è capace di farlo ben venga continuare a proporre e a riguardare i film e le apparizioni di Massimo Troisi. 

Grazie Selma
Cristiano


Quel giorno là, (per fortuna) c’era “lo smistamento”, così Mario, che non avevo mai visto prima, e Saverio, che invece conoscevo già, decisero di prendere un’altra strada. Una strada che, senza rendermi conto all’inizio, portò via anche me… Ed è cosi che conobbi lui. Un attore fuori dagli schemi, fuori dal comune, fuori da ogni scuola che possa mai esistere. Film dopo film, mi sono finalmente tolta un dubbio che avevo avuto da tempo sugli attori comici e mi sono accertata del fatto che comico ci puoi solo nascere, non c’è una scuola. Poi ho anche trovato questa frase in un filmato, pronunciata da Alberto Sordi non casualmente, perché in quel filmato davanti a lui c’era proprio Massimo.

Sono albanese e vivo in Albania, quindi di solito non ho un contatto diretto con la lingua italiana. Figuriamoci con il napoletano, dialetto che avevo sempre visto come troppo difficile da comprendere, anche se mi aveva sempre incuriosita così come tutta la città di Napoli. Grazie a Massimo capii il perchè. Conobbi il dialetto (senza difficoltà, avendo lui come maestro), l’arte napoletana, la gente, l’umorismo, la gioia e mi appassionai subito. Conobbi anche i problemi, ma presentati in un modo totalmente diverso da quello degli altri sketch oppure dei commenti in televisione. Grazie a questo Pulcinella degli anni '80-’90, conobbi quella Napoli che spontaneamente avevo sempre desiderato e pensato che esistesse. Massimo è uno di quelli che nascono una volta in 100 anni o forse anche di più. Massimo è uno di quelli veri, quelli puri, che non nascondono nulla. È quello sempre in imbarazzo, quello che pensa di non essere capace di spiegarsi, quello che trova un po' troppo complicato parlare alle donne, quello che non ha fiducia in sé stesso, quello che pensa di non avere mai una risposta, quello che c’ha un mondo tutto suo ed ha paura che questo mondo non attragga nessuno. Ma la verità, caro Massimo, è che quel tuo mondo ci ha attratti a tal punto che facciamo fatica ad accettare la realtà di oggi, specialmente quella del teatro e della cinematografia.

Io, il paragone con De Filippo o Totò non lo faccio. Non trovo giusti i paragoni quando si parla di arte, ma ‘na cosa te la posso dicere: o' Massimì' tu si uno 'e lloro, e lloro stanno acopp' a tutt' quant'.

Un abbraccio,

Selma
 

mercoledì 13 marzo 2013

Amici di Massimo Troisi...dall'Albania con passione

Grazie a Selma Meti, membro del nostro gruppo facebook, "Amici di Massimo Troisi" è sbarcato anche in Albania. Con una passione che ancora una volta dimostra di poter travalicare ogni confine, anche geografico. Selma conduce dalla sua Albania un programma radiofonico pregevole, completamente dedicato alla cultura italiana. Nel video che segue potete ascoltare le parole dedicate a Massimo, appositamente tradotte in italiano da lei per noi (anche con un'imperdibile frase in napoletano), e il saluto al blog. Grazie di cuore a Selma per le emozioni e l'affetto con cui ricorda Massimo. Grazie a Radio Shkodra, ascoltabile in Albania sui 92 MHz. Le vie di Massimo si rivelano ancora una volta infinite.

Cristiano