lunedì 10 giugno 2013

L'abbraccio perenne di Massimo Troisi che ripara, protegge e scalda ancora il cuore

Nell'anniversario della (non) morte di Massimo, Massimo Laganà ha scritto sul blog "Oggi.it" queste poche righe. Un telegramma essenziale ma preciso, che fotografa il pensiero e le sensazioni di molti di noi e sintetizza all'estremo una favola bella e crudele. A me ha riportato subito alla mente l'abbraccio tra il postino e il suo poeta, che da sempre mi emoziona come poche altre scene perché lo considero il congedo fisico di Massimo da noi. "Eh...voi mi mancherete...". Ci siamo tutti noi "Amici di Massimo Troisi" in quell'abbraccio, stretto e perenne, che ancora ci scalda il cuore.
Riportiamo anche un commento all'articolo, di un lettore di nome Prialo. Altra riflessione di precisione chirurgica per noi "Amici di Massimo Troisi". Grazie a entrambi, Massimo Laganà e Prialo.

Cristiano
Talento smisurato e gentile. Disincanto ironico e appassionato, per imparare la vita. Per accettarla. Umanità che scalda ancora il cuore. Come un abbraccio perenne, che ripara e protegge. Massimo Troisi è morto il 4 giugno del 1994, a 41 anni. Non me ne sono fatto una ragione allora. Non me la faccio adesso. Non me la farò mai.

Massimo Laganà

Non lo nego, Laganà: per le persone di questo talento la morte, ipotizzando che essa disponga di una ragione, dovrebbe avere un occhio di riguardo; almeno fino a quando, artisticamente, non abbiano detto tutto che potevano dire.

Prialo  

 

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