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martedì 22 marzo 2011

Al nostro Renato "Cuore Grande"

Probabilmente è vero ciò che dice Cristiano, forse tanti non hanno più cercato Renato Barbieri perché nell'oggi moderno, purtroppo, le cose vanno così. Ma lui ha mantenuto un posto quasi "sacro" nella mente e nel cuore di tutti quelli che l'hanno conosciuto: in questi giorni  il suo nome ha fatto sussultare tanti, almeno tutti quelli che ho sentito io. Il dispiacere è autentico, anche in chi sembrava averlo dimenticato!
Proprio come lui, il Renato Cuore Grande, che ha sempre risposto d'istinto, e con simile sussulto interiore, alle richieste di tutti. Ha corso per le piazze d'Italia e d'Europa, incontro ai grandi e piccini che lo acclamavano per i suoi coloratissimi spettacoli con burattini e marionette. 
Ha corso con e per i ragazzi della prima esperienza teatrale di Massimo Troisi, per procurare una ciabatta o un cappello, rimediare una sedia, una tazza, una maschera, …perché lo spettacolo andasse avanti, sempre e comunque.
Ha corso laddove, trasferitosi alle porte di Napoli, c'era da avviare qualcosa di aggregante per la gente del posto: non a caso, ancora una volta, qualcosa che ricordasse Massimo, il piccolo-grande giovane che non ha mai smesso di amare con tutto se stesso. Anche lui docile e condiscendente "vittima" dell'innegabile carisma troisiano!
Ha corso quando c'era da riorganizzare la biblioteca locale, quando gli ho chiesto informazioni su un certo Seminario in quel di Napoli, quando c'era da parlare bene di qualcuno, quando bisognava sfidarsi con l'era dei computer e di Facebook, quando qualcosa, qualunque cosa, poteva servire a qualcuno prima ancora che a lui.
Ha corso con guizzo immutato e costante, inesorabile e metodico, portando tutto a termine con lo stile inconfondibile degli "uomini di una volta".
Anche quando qualcuno, molto vicino a lui, ha avuto totalmente bisogno di lui!

C'è stato sempre per chiunque, Renato, e queste sono cose che NON si dimenticano!
Si possono accantonare riconoscenza e gratitudine, per anni si può evitare la telefonata amichevole, negare la compagnia fisica, tralasciare la manifestazione d'affetto, ma non si può dimenticare che "in quel certo momento della vita" LUI c'era, incondizionatamente e con tutte le risorse possibili: materiali, morali e spirituali!
Le persone vere e disinteressate come Renato, che abbiamo la fortuna di incontrare, sono rare e non ce le strappa via nessuno. Tesori che restano incastonati dentro di noi, per sempre.
A dispetto delle apparenze, dei ritmi imposti e degli assurdi dictat di questa incomprensibile società.

Grazie Renato, per i tuoi silenzi quando avevi un oceano di cose da dire, in quel tuo modo mite, educato, ricercato ed elegante.
Grazie perché, quando alcuni hanno smesso di cercarti, hai saputo trovare altri modi per donare energia e sostegno. Anche da lontano.
Grazie per la signorilità e la coerenza con cui hai saputo rimanere te stesso, pur tenendoti al passo coi tempi.
Grazie per la fedeltà al teatro ed ai tuoi burattini, per il tuo istinto a esaudire i sogni degli altri.
Grazie per il tuo ultimo sogno realizzato, e per questo il più prezioso: la "Sala Teatro Massimo Troisi" di Afragola. Il tuo "ultimo capolavoro" come l'ha giustamente definita Cristiano.
Grazie per la tua inarrestabile sete di cultura, per le tue passioni, i tuoi mille interessi, il tuo sguardo di eterno fanciullo.
Grazie per le tue ironie acute e sottili che sempre suscitavano la mia ammirazione, nelle
nostre interminabili telefonate serali.
Grazie, per come hai saputo condurre la tua vita fino … all'ultima corsa da "cavallo di razza".
Grazie, Renato, per quello che hai rappresentato nella vita di chiunque ti ha conosciuto. Me per prima!
GRAZIE, soprattutto, a nome di chi non è riuscito a ringraziarti ma …col cuore l'avrebbe tanto voluto. Ne sono certa!

Che tu sia da esempio,  per vecchie e nuove generazioni!

Con immenso affetto.

Daniela V.
  

domenica 20 marzo 2011

Il nostro ultimo saluto a Renato Barbieri

Sono giorni balordi, in tutti i sensi. E ci troviamo a dover scrivere ancora una volta con mestizia. Renato Barbieri, grandissimo uomo e grandissimo artista, uomo semplice e genuino, ci ha lasciati. Fece salire, insieme all'amico Costantino Punzo, per la prima volta su un palcoscenico Massimo Troisi; ancora oggi gli voleva un bene immenso, lo portava sempre nel cuore, ma con discrezione, con grande rispetto, senza apparire troppo. Perché a quelli come Renato importava essere. E lui per me resta un modello di uomo da imitare, una roccia con un cuore d'oro. Marionettista di fama internazionale dimenticato dai più, dovette lasciare San Giorgio a Cremano anche per questo motivo qualche anno fa. Investì tutto nella sua grande passione, il teatro, e quando c'era da tenerselo ben stretto nella cittadina vesuviana nessuno se ne preoccupò. Si trasferì ad Afragola, dove gestiva la sala teatro "Massimo Troisi". Il suo ultimo capolavoro.

Senza troppe parole, riproponiamo il video della sera a cena con lui di qualche mese fa. Per ridare a tutti il bello di Renato e portarcelo dentro per sempre, ringraziandolo. Grazie ad un grande amico di Massimo Troisi e degli "Amici di Massimo Troisi". Buon viaggio Renatino, sarai sempre qui con me.

Cristiano


Renato era umile, generoso, rispettoso. Ci ha insegnato che si può amare la vita e il teatro senza frontiere. Ci mancherà. Ora potrà ridere con Massimo da lassù.

Annalisa

Mi manca il suo modo di dire le cose, la sua lucidità, la sua voce seria e ironica, la sua voglia di vivere e sfidarsi, il suono delle sue battute. Lo penso moltissimo e GLI VOGLIO UN GRAN BENE.
Come a tutti voi!
Daniela

Mi dispiace Cristiano..
la vostra amicizia non è forse simile a quella tra Mario e Neruda?
Un giovane e un anziano uniti dall'arte e accomunati da una grande sensibilità.  

Marta





Quella con Renato Barbieri è un'amicizia vera, che dura ormai da diversi mesi, dominata dal puro piacere di passare del tempo assieme nelle occasioni più disparate. Avremmo voluto e potuto girare queste immagini molto prima ma abbiamo aspettato il momento giusto. In questo video c'è l'estrema sintesi di una serata tra amici, in allegria, tra mille aneddoti riguardanti Massimo e discussioni intinte nella passione più autentica. Renato è una roccia, un modello di vita per tutti i giovani, ma prima di tutto è una persona vera, mossa da sentimenti buoni e disinteressati.

Quando si sta insieme non conta più l'età, la differenza generazionale e tutto il resto. Ci si diverte davvero, si condividono emozioni e interessi, in una parola ci si arricchisce dentro. Ecco che abbiamo deciso di riprendere una delle tante serate passate assieme all'uomo che ha accompagnato Massimo Troisi nei primi passi su un palcoscenico e che si è finto suo zio numerose volte a scuola quando c'era da giustificare i filoni. Ma prima di tutto l'uomo che ha dedicato la sua vita all'arte, al teatro, alle marionette, un artista di livello internazionale che, purtroppo, San Giorgio a Cremano si è fatta scappare con troppa leggerezza. Infatti, se oggi Renato vive ad Afragola è perché ha sempre investito tutto, energie fisiche, mentali e materiali, nella sua passione, a partire dal Centro Teatro Spazio in poi. Nonostante qualche ingratitudine di troppo lui continua imperterrito a fare spettacolo alle soglie degli 80 anni, a sprizzare gioia di vivere e sete di cultura da ogni poro. Ed io, con accanto il minollo Vincenzo che vedrete anche in questo video, non mi faccio scappare nessuna occasione di stargli accanto, pronto ad assorbire tutto quanto di buono questa amicizia senza età può regalarci ogni giorno.

Grazie Renato. Grazie Massimo.

Cristiano

     
                                

mercoledì 17 novembre 2010

Metti una sera a cena con Renato Barbieri ricordando Massimo Troisi... (VIDEO)

Quella con Renato Barbieri è un'amicizia vera, che dura ormai da diversi mesi, dominata dal puro piacere di passare del tempo assieme nelle occasioni più disparate. Avremmo voluto e potuto girare queste immagini molto prima ma abbiamo aspettato il momento giusto. In questo video c'è l'estrema sintesi di una serata tra amici, in allegria, tra mille aneddoti riguardanti Massimo e discussioni intinte nella passione più autentica. Renato è una roccia, un modello di vita per tutti i giovani, ma prima di tutto è una persona vera, mossa da sentimenti buoni e disinteressati.

Quando si sta insieme non conta più l'età, la differenza generazionale e tutto il resto. Ci si diverte davvero, si condividono emozioni e interessi, in una parola ci si arricchisce dentro. Ecco che abbiamo deciso di filmare una delle tante serate passate assieme all'uomo che ha accompagnato Massimo Troisi nei primi passi su un palcoscenico e che si è finto suo zio numerose volte a scuola quando c'era da giustificare i suoi filoni o i compiti non fatti. Ma prima di tutto insieme all'uomo che ha dedicato la sua vita all'arte, al teatro, alle marionette, un artista di livello internazionale che, purtroppo, San Giorgio a Cremano si è fatta scappare con troppa leggerezza. Infatti, se oggi Renato vive ad Afragola è perché ha sempre investito tutto, energie fisiche, mentali e materiali, nella sua passione, a partire dal Centro Teatro Spazio in poi. Nonostante qualche ingratitudine di troppo lui continua imperterrito a fare spettacolo alle soglie degli 80 anni, a sprizzare gioia di vivere e sete di cultura da ogni poro. Ed io non mi faccio scappare nessuna occasione di stargli accanto, pronto ad assorbire tutto quanto di buono questa amicizia senza età può regalarci ogni giorno.

Grazie Renato. Grazie Massimo.

Cristiano