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venerdì 2 ottobre 2015

Un divertente reportage video da Parigi sui luoghi di "Le vie del Signore sono finite" di Massimo Troisi

massimo troisi le vie del signore sono finite parigi
Il grande amico di Massimo (e mio) Roberto, specializzato in location come me, ci manda questo suo divertente reportage dai luoghi di "Le vie del Signore sono finite" a Parigi. Una simpatia contagiosa, una risata travolgente che ci teletrasportano tutti lì insieme a lui e a Camillo Pianese, ripassando scene e battute che hanno preso vita proprio su quel selciato. Farsi migliaia di chilometri per passione per calpestare quei posti, condividere le proprie emozioni e la propria gioia. Amici di Massimo Troisi è anche questo, ed è qualcosa di assolutamente unico.

Grazie a Roberto.

Cristiano
 
                            
Massimo Troisi Parigi Le vie del Signore sono finite Notredame

Massimo Troisi Parigi Le vie del Signore sono finite Notredame
 

mercoledì 25 febbraio 2015

La geniale voce fuori campo di Massimo Troisi per la puntata zero di "Massimo ascolto" (VIDEO)

Massimo rappresentava la quotidianità per Giovanni Benincasa, autore televisivo. Il Nostro gli lasciava continuamente esilaranti messaggi sulla segreteria telefonica, cercava la sua compagnia come quella di una dei pochi e veri amici, così come quella di Massimo Bonetti. Al punto che ognuno dei due usava chiedere all'altro ogni giorno se avesse già timbrato o meno il cartellino a casa di Massimo. Insieme a Marco Messeri furono pure costretti a cantare in una sorta di Festival di Sanremo domestico dove Massimo votava. Esilarante lo scherzo telefonico a Bonetti trasmesso qualche anno fa da "Matrix.

Massimo e Giovanni provarono ad un certo punto fare un programma televisivo, dal titolo "Massimo ascolto", che poi vide invece protagonista un altro amico vero come Massimo Lopez. In questo frammento della puntata zero che vi propongo ben si comprende il motivo del titolo e il ruolo di voce fuori campo che doveva avere Troisi nel dettare le condizioni per una perfetta conduzione televisiva. Gli intenti della trasmissione, tra il serio e il faceto, erano quelli di sostenere una cultura che facesse audience, ma Massimo segnalava in voce gli ingredienti da inserire per fare ascolto quando questo calava ("un po' di cosce...e sale"). Satira profetica e parodia di quello che sempre di più è diventata la televisione italiana. Anzi, credo proprio che quest'ultima abbia tristemente superato oggi anche le più nere aspettative di Massimo e Giovanni.

Una causa o un effetto di tutto ciò, legati comunque ad un problema di memoria e buon gusto, forse si celano nelle parole di Giovanni Benincasa a Speciale Tg1 (2004): "Massimo ha inventato un modo di essere amico, ed anche un'assenza clamorosa. Un ragazzo che oggi non sa chi è Troisi mi fa sentire un pugno allo stomaco incredibile".

Cristiano

                                                      

lunedì 2 giugno 2014

Il 4 giugno su Raitre in prima visione il documentario "Massimo, il mio cinema secondo me"

In occasione dei 20 anni dalla scomparsa di Massimo Troisi, Rai 3 presenta, in prima visione il 4 giugno alle ore 23:10, il documentario prodotto da Publispei  per la regia di Raffaele Verzillo: “Massimo, il mio cinema secondo me”. Presentato al pubblico durante l’ultima edizione del Festival internazionale del film di Roma, il documentario rappresenta un viaggio di ricerca alla scoperta della poetica e della sensibilità artistica di Troisi regista, attraverso i ricordi degli amici più cari.

Con l’ausilio di suggestive foto e del prezioso audio inedito di un’intervista del 1993 all’attore-regista, il film mira soprattutto a riportare la sua presenza fra di noi a partire proprio dall’assenza della sua figura, lasciando alla sua voce (oltre che a poche immagini di repertorio televisivo e tratte da alcuni suoi film) e a quella di alcuni compagni di lavoro, il compito di restituirci l’indimenticabile tracciato della sua vita artistica.

Cinquantacinque minuti dedicati all’uomo, all’attore, al regista, al produttore. Realizzato in collaborazione con Rai Cinema, prodotto da Verdiana Bixio per Publispei, il lavoro di Verzillo racconta, a sessant’anni dalla nascita di un mito del cinema italiano, un protagonista vivo oggi, sui set di allora, restituendo al pubblico frammenti di riprese, inedite istantanee e interviste ai tanti compagni di viaggio, da Lello Arena a Francesca Neri da Massimo Bonetti a Maria Grazia Cucinotta. 

Avevamo parlato del documentario, uscito questo inverno, qui sul blog ai seguenti link: