Io sciupai il tuo candido
seno di giovane madre, di donna piacente
Rubai allo specchio la tua bellezza
E nelle tue mani sempre più vecchie, fotografie.
Rubai allo specchio la tua bellezza
E nelle tue mani sempre più vecchie, fotografie.
I discorsi di mio padre li
ho imparati a memoria.
Fosse per lui crederei ancora ai libri di storia.
Con te devo riincontrarmi in un fiume nero
E tra fiori e marmi ritorna il rimpianto.
Fosse per lui crederei ancora ai libri di storia.
Con te devo riincontrarmi in un fiume nero
E tra fiori e marmi ritorna il rimpianto.
La guerra ti tolse dalle
labbra il sorriso
Io cancellai anche quel po' di rossetto.
Ti vedevo gigante, poi un rivolo di saliva all'angolo della bocca.
Io cancellai anche quel po' di rossetto.
Ti vedevo gigante, poi un rivolo di saliva all'angolo della bocca.
E ti vidi bambina, ti vidi
morire e tra fiori e marmi
Tra un pugno e un bacio, tra la strada e il mio portone
Tra un ricordo e un giorno nero
Torna e vive anche il rimpianto.
Tra un pugno e un bacio, tra la strada e il mio portone
Tra un ricordo e un giorno nero
Torna e vive anche il rimpianto.
Massimo Troisi
In
questa poesia si sente l'eco dei versi di Pasolini, autore che
Massimo ammirava molto.
Il
documento, che rivela un aspetto di Troisi sconosciuto ai più, è stato reso pubbico da Enzo
Decaro, suo compagno d'esordio insieme a Lello Arena ne "La smorfia". La versione
originale della poesia, scritta a mano, risale ai primi anni Ottanta.
Decaro l'ha custodita gelosamente e l'ha donata a Rosaria Troisi in
occasione della XXX rassegna degli Incontri di Sorrento nel dicembre
1994, durante la quale lei ricevette anche un premio alla memoria del fratello. Massimo perse la madre all'età di 18 anni, il 22 ottobre 1971.
bellissima...
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