Trentennale di un cult: "Ricomincio da tre" torna sul grande schermo (per una sera)
Serata speciale per il film-esordio di Massimo Troisi, manuale di "disamore" della generazione degli anni '80
Siamo stati tutti Gaetano, sua sorella, Lello, Alfredo. E qualcuno che stava peggio è stato Robertino. Il film d'esordio di Massimo Troisi, «Ricomincio da tre», ha dettato la grammatica esistenziale dei giovani meridionali - «emigranti? No, perché...» - anni Ottanta. Con le spalline sotto le giacche e i maglioni e i beauty case a bauletto, scoprimmo che potevamo non vergognarci di quella timidezza identitaria che ci rendeva un po' goffi e marginali, figli di un dio minore nazionale. Massimo Troisi fece elegia dei nostri interni di famiglia, sgangherati come il linguaggio che ci fu restituito come blasone anche se un po' ammaccato.
LA GENERAZIONE DI «CHI PARTE...» - La generazione di «Chi parte sa da cosa fugge ma non sa cosa cerca», sdoganata nella sua imperfezione congenita da «Ricomincio da tre», aveva il suo manuale di «disamore» e lo studiò a memoria. Dire che la pellicola è un cult è vero ma anche in qualche modo riduttivo perché la storia di Gaetano in viaggio a Firenze è un insieme di scene cult che hanno quasi vita propria, vivono di una certa autonomia come gli sketch della «Smorfia».
Se lo avete visto al cinema trent'anni fa (come me) ricorderete gli applausi a scena aperta. Ma come gli applausi al cinema? Sì, irrefrenabili. Era il 1981 e nelle sale cinematografiche non si applaudiva mai, del resto erano anni non brillanti per la filmografia italiana. Ma noi tutti proiettandoci nella sublime timidezza di Massimo Troisi ricominciammo da tre.
NELLA SALA PIU' GRANDE DEL MARTOS - Film generazionale, paradossalmente anche per chi a quella generazione non appartiene, «Ricomincio da tre» compie ora trent'anni e per questo compleanno, che singolarmente quasi coincide con quello di Troisi (avrebbe avuto 58 anni il 19 febbraio scorso) l'associazione NapoliBuona, il Corriere del Mezzogiorno e Radio Marte hanno organizzato una proiezione speciale della pellicola restaurata cinque anni fa per un'edizione della Mostra di Venezia. Il cult sarà proiettato lunedì 7 marzo alle 21 nella sala più grande del Cinema Martos (ex Warner) per una serata speciale.
I BIGLIETTI- I biglietti possono essere ritirati presso la sede della redazione del Corriere del Mezzogiorno, in vico II San Nicola alla Dogana numero 9, dalle 10 alle 12 del mattino e dalle 16 alle 18. Ogni persona potrà ritirare un massimo di quattro ingressi.
TRENTA PIZZE E TRENTA CAFFE' - Il trentennale è stato presentato al Caffè Grambrinus da Francesco Emilio Borrelli, Domenico Giorgiano, sindaco di San Giorgio a Cremano e Vanni Fondi, del Corriere del Mezzogiorno. Trenta è anche il numero assunto a simbolo delle iniziative: ogni socio di NapoliBuona - ha spiegato Falchero - offrirà trenta dei suoi prodotti. Il Gambrinus 30 caffè, Edenlandia 30 biglietti gratis, Sorbillo 30 pizze, Marinella 30 cravatte così via, e tutti, naturalmente sono invitati a imitare l'iniziativa. Insomma si ricomincia da tre...nta come recitano le magliette stampate ad hoc.
FONTE: Natascia Festa - Corriere del mezzogiorno
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