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venerdì 23 gennaio 2015

Scusate il ritardo: finalmente a San Giorgio a Cremano uno spazio dedicato a Massimo Troisi

Meglio tardi che mai, ma chissà perché ci è voluto tanto tempo. La giunta comunale di San Giorgio a Cremano ha approvato la concessione di uno spazio in Villa Bruno denominato "Casa Massimo Troisi". La struttura ospiterà una associazione culturale guidata da Luigi, fratello di Massimo, che si occuperà di tenere viva e alta la memoria del regista ed attore sangiorgese e di formare nuovi talenti nel campo dello spettacolo. 
"Massimo Troisi è un patrimonio per la nostra città", spiega il sindaco Giorgiano, "e per questo motivo abbiamo voluto mettere in campo una nuova azione per ricordarlo nel migliore dei modi. Abbiamo deciso di sostenere il progetto del fratello di Massimo, che siamo certi saprà trasmettere al meglio i valori di cui il nostro amato artista si faceva portatore".
La contentezza scaturita dalla notizia è così doppia, visto che questa iniziativa è stata posta davvero in buone mani. Possiamo quindi ora finalmente auspicare una modalità corretta e disinteressata di tramandare concretamente il genio e la poesia di Massimo, esigenza sempre più impellente col passare degli anni e delle generazioni.

«Il compleanno di Massimo, quest’anno, lo festeggeremo a “Casa Massimo Troisi”, sarà una casa “umile, ma onesta”!». Luigi Troisi, commenta a sangiorgioepress.it con queste parole l’annuncio , arrivato ieri pomeriggio, della concessione di uno spazio, all’interno di villa Bruno, per ricordare attraverso una “memoria viva” il proprio compianto fratello. «Un fratello che, in questi venti anni dalla scomparsa, mi è stato dimostrato non essere solo mio, ma di tutti quelli che lo hanno amato e persino di tanti giovani che, anagraficamente, non hanno potuto conoscerlo di persona, ma hanno imparato a memoria le sue battute e visto centinaia di volte i suoi film. Vorrei che “Casa Massimo” diventasse un luogo dove sfogliare l’album dei ricordi comuni come si fa quando ci si ritrova in famiglia, ma anche il luogo dove tanti giovani e meno giovani possano trovare un “padrino” sempre vivo che li stimoli e li aiuti nei loro esordi». 

Cristiano

P.s. Di certo un sorriso solcherà adesso il viso di Daniela V., che proprio un mesetto fa al telefono mi spiegava una sua idea per un'iniziativa denominata proprio "Casa Massimo". Forse nulla succede per caso... Magari cambieremo nome, ma può essere che un giorno realizzeremo anche la bella idea di Daniela.
 

giovedì 20 giugno 2013

Ulteriori dettagli sul mancato svolgimento del Premio Masimo Troisi, per il secondo anno consecutivo

La certezza è che per il secondo anno consecutivo il Premio Massimo Troisi non si terrà. E pensare che era una delle poche iniziative fisse deputate a tramandare la sua memoria. Poco importa adesso andare a cercare i colpevoli della scellerata gestione delle ultime edizioni, che ha causato spese inutile e debiti in costante accumulo. C'è chi ha usato il Premio Troisi per lucrare indegnamente o spuntarne vantaggi personali, ma adesso serve solo guardare al futuro e cercare il modo di ripartire senza ricommettere gli stessi errori. Cinquecentomila euro, e lo scriviamo per esteso per rendere meglio l'idea, per una manifestazione che di Massimo ha portato solo il nome. Diciamo solo: mai più, è assurdo e non ce n'è bisogno per rendere degnamente omaggio a lui.
Chiudiamo qui (per ora) l'argomento riportando uno stralcio dell'articolo di Pietro Di Marco per Retenews24.it.

Cristiano


"Andando a spulciare tra le carte che lo riguardano, non si può certo parlare di un vero e proprio “Osservatorio sulla Comicità” come da slogan dell'evento. Nella seduta del CdA del 12 giugno 2007, verbale numero 13, per esempio, il sindaco interviene e chiede di “ricercare 20/30mila euro da utilizzare per la realizzazione di due eventi teatrali da inserire nella settimana dello stesso Premio”; non ci sarebbe niente di strano se non fosse che in una delle due compagnie teatrali proposte, la 'Uno Spazio per il Teatro', compaiano la figlia e il genero del sindaco Mimmo Giorgiano; tre anni dopo poi (sic, sarebbe "prima"), nel 2010, in occasione della XV edizione, con determina dirigenziale n.33 del 22 giugno si dava incarico di organizzazione alla “LAPIU” srl e il Direttore Amministrativo dichiara in una nota ufficiale che il costo a consuntivo è di 478.650 euro.
Tante insomma le perplessità dopo quindici anni discutibili fino allo stop dello scorso anno, complici le elezioni. “La mia critica va a chi non ha saputo dare lustro ad una manifestazione che poteva essere un trampolino di lancio per l’economia della città ed aumentare l’indotto – commenta Ciro Russo, consigliere comunale eletto nell'Api –. Siamo in un periodo di crisi e il Premio avrebbe potuto comportare un grande schiaffo all’economia della città, avendo, infatti, problemi molto importanti da risolvere come la definizione della Tarsu e della Tares. Ma se ci fossimo rivolti a dei privati, avremmo avuto la possibilità di dare un grande segnale di rinascita e di riqualificazione per uno spettacolo andato in declino già da qualche anno". Polemiche a parte. Fatto sta che con l’avvicinarsi della data in cui si sarebbe tenuto il Premio, generalmente nella prima decade di luglio, è tutto fermo e il ricordo di Troisi diventa sempre più malinconico. Non ci resta che piangere."