Purtroppo io non ho mai avuto la fortuna di conoscere Massimo, però ho saputo di recente che lui amava e suonava il sassofono. Allora mi è piaciuto pensare che non è del tutto casuale che stasera ci sia io a suonare per lui.
Possibile che non si sappia più niente, ma più niente di nessuno? Certe volte immagino un posto nel mondo dove ci sia un foro, un buco, dove si possa guardare dall'altra parte.
Quante albe dobbiamo contare senza di te, piogge incredule e notti inesistenti? E quanta gente in quei tuoi occhi smarriti dalla malinconia? Solo sabbia nelle scarpe, vento fra i capelli, neve in mezzo ai denti. Ecco, ora apri la porta e con quei tuoi gesti insoliti pronunci parole comprensibili di umanità e guardi il cielo per capire da che parte sta. Poi intrepido cavalchi nuvole e ippogrifi, centauri e gabbiani, burlando anche la luna sorridendo fai un gesto e un cenno con la mano. E vinci di dialettica con la tua faccia sapida, enunci con orgoglio che sei napoletano, anzi più di preciso di San Giorgio a Cremano.
Marco Zurzolo
Cristiano
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