"Una semplice frase dettata dal cuore, che ha potuto esprimere più di mille parole". Essenziale
ma splendida iniziativa in quel di Lucera. Tante volte passeggiando per
i luoghi di Napoli utilizzati da Massimo per i suoi film ho pensato a
cosa si aspettava ad intitolare la strada a lui, o anche solo ad apporre
una targa come questa. Anni fa noi Amici di Massimo Troisi
architettavamo tra il serio e il faceto di andarci di notte e apporla noi, presso le storiche
scale di "Scusate il ritardo", quelle delle scene sotto la pioggia con
Lello Arena.
E una iscrizioncina nella piazzetta di Borgo Marinari, dove Tommaso fa vedere la macchina nuova ad Amedeo in "Pensavo fosse amore invece era un calesse"? Niente. Dobbiamo vedere Procida intitolargli una piazza alla Corricella, ora Lucera dedicargli una targa. Ma a Napoli non c'è traccia di un qualsiasi omaggio. Sarebbe il minimo. Giusto per ricordare ai passanti che per quelle strade un ragazzo partito da San Giorgio a Cremano e arrivato agli Oscar ha scritto pagine indimenticabili del nostro cinema. Perché "la memoria di un grande genio non richiede reboanti parole per essere tramandata, ma un vivo sentimento".
E una iscrizioncina nella piazzetta di Borgo Marinari, dove Tommaso fa vedere la macchina nuova ad Amedeo in "Pensavo fosse amore invece era un calesse"? Niente. Dobbiamo vedere Procida intitolargli una piazza alla Corricella, ora Lucera dedicargli una targa. Ma a Napoli non c'è traccia di un qualsiasi omaggio. Sarebbe il minimo. Giusto per ricordare ai passanti che per quelle strade un ragazzo partito da San Giorgio a Cremano e arrivato agli Oscar ha scritto pagine indimenticabili del nostro cinema. Perché "la memoria di un grande genio non richiede reboanti parole per essere tramandata, ma un vivo sentimento".
Chi vuol venire in pellegrinaggio con noi in piazza Duomo a Lucera? :)
Cristiano
LUCERA - Nel 1987 Piazza
Duomo si trasformò nella splendida cornice per il famoso film di Massimo
Troisi 'Le vie del signore sono finite'. A quasi un quarto di secolo di
distanza una targa commemorativa ricorda quel momento, ed insieme ad
esso la figura dell'indimenticato regista ed attore partenopeo, morto
prematuramente all'età di quarantuno anni. Nei ricordi dei lucerini è
sempre viva l'immagine dell'invalido 'psicosomatico' Camillo Pianese,
reso immortale dalla recitazione del nostro amato Massimo, che nella sua
vita ha dovuto lottare davvero con la malattia fin dalla tenera età di
dodici anni. Le febbri reumatiche furono per lui delle cattive compagne di
vita, segnarono il suo corpo esile, ed il suo viso, magro e scavato come
quello del grande Eduardo De Filippo. Benché provato nel fisico, niente
poté fermare il suo spirito indomito ed il suo estro creativo, che
brillava fulgido nel suo sguardo dolce ed intenso. Uno sguardo che nel
corso degli anni gli italiani hanno imparato ad amare sempre più. Dalle
bellissime gag del trio 'La Smorfia', con Lello Arena ed Enzo Decaro,
agli stupendi film come 'Non ci resta che piangere', con Roberto
Benigni, la sua carriera teatrale, televisiva e cinematografica fu
sempre costellata da successi. Lucera è entrata a far parte della
storia del maestro, di arte e vita, grazie al film 'Le vie del signore
sono finite'. Piazza Duomo e le lussuose sale del Circolo Unione
divennero nel 1987 il teatro ideale per alcune scene di questo film. La
nostra 'città d'arte' divenne così anche la città di questo grande
artista. Per non dimenticare l'omaggio che Troisi fece a Lucera, il
Rotary Club ha deciso di affiggere una targa commemorativa in Piazza
Duomo. Sulla facciata del palazzo Lanza De Cuneo si può infatti leggere
da qualche giorno la seguente dedica: "A Massimo Troisi che trasformò
Piazza Duomo in teatro per il film 'Le vie del signore sono finite".
Un ricordo di Troisi che la città di Lucera sente quanto mai intenso e
pregno di significato. La memoria di un grande genio non richiede
reboanti parole per essere tramandata, ma un vivo sentimento. In questo
caso una semplice frase, dettata dal cuore, ha potuto esprimere più di
mille parole. Ci piace pensare a questa targa come ad un'ultima lettera
spedita da un 'postino' speciale, Massimo Troisi.
Roberto Venditti
Roberto Venditti
io ci vado tutte le settimane! :)
RispondiEliminaMa tu giochi in casa ormai....Bottigliè! :)
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