lunedì 14 novembre 2011

"Come si diventa poeti"? Dal postino Massimo Troisi a Cesare Pavese ed Erri De Luca

Mario Ruoppolo: Come... così, come si diventa poeti?
Don Pablo: Prova a camminare lentamente lungo la riva sino alla baia guardando attorno a te...
Mario Ruoppolo: E mi vengono le metafore?
Don Pablo: Sicuramente...



La poesia nasce non dall'our life's work, dalla normalità delle nostre occupazioni, ma dagli istanti in cui leviamo il capo e scopriamo con stupore la vita.

Cesare Pavese

 
Non c'è un'età giusta per coincidere con la poesia. Alle volte ci sono delle persone che arrivano a coincidere in età tardiva, da anziani; oppure da ragazzi e poi perdono quella unità tra loro stessi e la poesia. La poesia, a differenza del genere narrativo e scritture varie, implica la vita. Per essere efficace, per raggiungere la sua temperatura e la sua tensione, la poesia ha bisogno di coinvolgere la vita di chi la sta scrivendo, di chi si sta conficcando dentro quei versi. Ecco, i poeti che ho amato sono quelli che hanno avuto questa identità tra le loro parole e la loro vita. Quindi, non c'è un momento o un'età, c'è una coincidenza difficilissima da raggiungere, perché inventare poesie, insomma, sembra abbastanza facile, ma raggiungere la Poesia è un atto di grazia, è un colpo di grazia.

Erri De Luca
    

2 commenti:

  1. Poeti si diventa anche quando porgi l'orecchio all'ascolto, così come predisporresti il tuo animo all'accoglimento della bellezza. Quindi, anche quando non sai scrivere, puoi sentirti poeta. Prendi per esempio il suggerimento di queste parole: "Il cuore di Pablito". Sono solo quattro parole, ma se le unisci all'immagine di Mario che registra con commozione quel battito, ti vengono in mente tanti sentimenti. Quello dell'attesa di questa nuova vita; quello dell'amicizia, per questo atto di dono e condivisione ,con un amico lontano , del bene più prezioso ; quello della riconoscenza verso quell'amico che ha colto la tua sensibilità e ti ha aiutato ad ascoltarla. "Il cuore di Pablito" è anche quella voce che risuona nei nostri cuori, musicalmente e profondamente. È la sua voce diventata poesia.

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  2. Sono d'accordo con Francesca. ..si é poeti quando si sa "guardare", quando si sa "ascoltare e non bastano gli occhi e le orecchie per fare ciò:serve un anima...come quella di Massimo! Chi riesce a comprendere e ad amarlo é perché ha un anima simile alla sua! Poeti lo si è anche tacendo!

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