Sabato 21 marzo 2015 alle ore 17:00 presso la villa comunale di Frosinone si è tenuto un evento speciale dal titolo "Ricordando Troisi". "Amici di Massimo Troisi" era presente e partecipe grazie all'intervento di Daniela V., che insieme a suo marito Angelo ringrazio di vero cuore per il fatto di poter oggi conservare memoria concreta della serata. In questo primo post dedicato alla manifestazione, che ha visto presenti anche l'indimenticabile Robertino, alias Renato Scarpa, e il direttore della fotografia di "Ricomincio da tre", Sergio D'Offizi, riportiamo testualmente l'intervento di Daniela. Semplice, diretto, accorato e in cui si può vedere scorrere la passione viva come davanti ad una parete ad acqua. A metà intervento Daniela introduce la proiezione del mio montaggio video "L'amore è solo quello eterno", che attraverso diversi film di Massimo racconta alcuni suoi pensieri sull'amore, intrecciandosi a qualcosa che ho vissuto in prima persona.
Presto potrete vedere su queste pagine anche una video sintesi di "Ricordando Troisi", con un saluto al nostro gruppo da parte di Renato Scarpa, che si considera uno dei nostri. E molto altro. Ci sarà un contributo video anche del direttore artistico Amedeo di Sora, del Teatro dell'appeso, che ci teniamo a ringraziare altrettanto calorosamente, come facciamo con Gerry Guida e tutta l'organizzazione.
Cristiano
Sono
un’amica di Massimo!
Quando
la timidezza incontra una grande passione come la mia per Massimo, viene
“bruciata” e si trasforma in un fuoco che dà coraggio: non siamo noi che
scegliamo le passioni, sono le passioni che scelgono noi!
Purtroppo non ho conosciuto Massimo: il primo incontro con lui avvenne per caso, da adolescente, guardando "La smorfia” in TV: era il 1977, ma 38 anni dopo mi succede quello che mi è successo quella prima volta: subito mi sono sentita “catturata” da lui, e quando compare lui gli altri spariscono, come se tutto intorno diventasse trasparente.
L’ho percepito subito istintivo, immediato, timido ma di spessore…un “istinto puro” che sapeva trasmettere contemporaneamente di “pancia e testa”: una miscela esplosiva!
Subito mi ha trasmesso la sensazione di una persona vera in mezzo a un sacco di personaggi!
Riduttivo definirmi una sua fan: piuttosto una cultrice ed estimatrice della persona Troisi e della sua Arte, del suo modo di essere …
Conosco qualcuno della famiglia fra cui la sorella Rosaria, che avrebbe dovuto intervenire ma si scusa per aver dovuto declinare. Attraverso le parole di Rosaria, da “Oltre il respiro”, libro del 2011, una vera e propria “Bocca della verità” per noi appassionati, perché ha spazzato una serie di dicerie, mezze verità e fraintendimenti sulla sua vita, ha parlato di un Massimo che pochi conoscono.
Purtroppo non ho conosciuto Massimo: il primo incontro con lui avvenne per caso, da adolescente, guardando "La smorfia” in TV: era il 1977, ma 38 anni dopo mi succede quello che mi è successo quella prima volta: subito mi sono sentita “catturata” da lui, e quando compare lui gli altri spariscono, come se tutto intorno diventasse trasparente.
L’ho percepito subito istintivo, immediato, timido ma di spessore…un “istinto puro” che sapeva trasmettere contemporaneamente di “pancia e testa”: una miscela esplosiva!
Subito mi ha trasmesso la sensazione di una persona vera in mezzo a un sacco di personaggi!
Riduttivo definirmi una sua fan: piuttosto una cultrice ed estimatrice della persona Troisi e della sua Arte, del suo modo di essere …
Conosco qualcuno della famiglia fra cui la sorella Rosaria, che avrebbe dovuto intervenire ma si scusa per aver dovuto declinare. Attraverso le parole di Rosaria, da “Oltre il respiro”, libro del 2011, una vera e propria “Bocca della verità” per noi appassionati, perché ha spazzato una serie di dicerie, mezze verità e fraintendimenti sulla sua vita, ha parlato di un Massimo che pochi conoscono.
“Nessuno avrebbe scommesso un soldo bucato su uno come lui. E lui ha davvero sfidato le sue debolezze, trasformando gli ostacoli in vittorie. A volte penso che la sua vita sia stata un miracolo”. Gli stessi familiari erano sorpresi da come Massimo fosse riuscito a diventare Troisi partendo da sé stesso. I giovani per primi conoscono il linguaggio del “voler partire da se stessi”, conoscono e capiscono soprattutto il linguaggio dell’istintività e moltissimi di loro, stando anche alle statistiche, conoscono Massimo a dispetto della loro età: quasi ovvio perché i giovani sono istintivamente attratti dall’immediatezza e “sentono” che Massimo è vero, non si sentono traditi da lui. Non quindi un fatto generazionale, ma di … pancia, linguaggio che nessuno conosce meglio dei giovani. Una comicità istintiva, quella di Massimo, che arrivava dritta al cuore della gente: una specie di scorciatoia che gli garantiva una breccia sicura e faceva “centro”, ma senza intenzionalità o strategie.
Internet
negli anni, mi ha aperto canali straordinari, sia informativi che umani.
Ecco perché mi definisco un’amica di Massimo: omonimo blog in
rete, un gruppo di cui faccio parte. Si chiama Amici di Massimo Troisi,
ideato e curato da Cristiano Esposito, di Napoli. Oggi 29enne, ha
cominciato ad appassionarsi a Massimo verso i 15 anni, e a 17 ha creato un sito
dedicato, Non ci resta che
ricordarti, citato così da Rosaria in un altro suo libro del
2004, “Come un cesto di viole”: “Il sito che offre di più ed è
curato con maggiore spontaneità ed affetto è www.noncirestachericordarti.too.it
, curato dal giovane Cristiano”
Il video che verrà proiettato è “L’amore è solo quello eterno”, montato proprio da Cristiano Esposito. Sintetizza, attraverso spezzoni di film, il Troisi-pensiero sull’amore così com’è. Anche indice di come Massimo sappia cogliere l’essenza di ogni cosa, ammettendo grandi verità tra paradossi e incontenibile ironia.
Il video che verrà proiettato è “L’amore è solo quello eterno”, montato proprio da Cristiano Esposito. Sintetizza, attraverso spezzoni di film, il Troisi-pensiero sull’amore così com’è. Anche indice di come Massimo sappia cogliere l’essenza di ogni cosa, ammettendo grandi verità tra paradossi e incontenibile ironia.
Massimo durante l’ultimo brindisi con la troupe
de “Il postino” e nel dopo pranzo del pomeriggio prima della morte disse ai
presenti: “Non vi dimenticate di me!”. La vostra presenza così numerosa
qui, oggi, è una risposta al suo appello. Non è stato dimenticato, voi non
l’avete dimenticato, noi "Amici di Massimo Troisi" non lo
dimenticheremo. Organizzazioni come questa non lo hanno dimenticato. Oggi siamo
qui per un evento dal titolo "Ricordando Troisi".
Daniela V.
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