Non credo nella opportunità delle commemorazioni [...] L'opera [di teatro], se valida, è cosa viva e vitale; e nella sua vitalità non può fare a meno di portarsi appresso, altrettanto vivo, il suo Autore. I vivi non si commemorano: si onorano. O, almeno, si dovrebbero onorare. [...] Come è possibile "immusonirsi" parlando o scrivendo a un uomo provvisto, come te, di una tanto ricca dose di senso dell'umorismo?
(Peppino De Filippo, 1960, all'amico Armando Curcio, da poco scomparso)
Non avrei saputo descrivere con parole migliori ciò che faccio, o almeno mi propongo di fare, attraverso questo blog. Grandissimo Peppino, attore e autore di bravura mai abbastanza riconosciuta e celebrata, di cui Massimo fu un accanito ammiratore. Sapevate che proprio lui scrisse l'introduzione del libro "Il buffone e il poveruomo - Il teatro di Peppino De Filippo", di Giulia Lunetta Savino, uscito nel 1990?
Buon weekend a tutti.
Cristiano
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