mercoledì 4 giugno 2014

Vent'anni senza (con) Massimo. Random e loop, ma non solo

Oggi sono già vent'anni che Massimo è andato via. "Sono già" perché a noi sembra davvero un battito di ciglia, noi che ce l'abbiamo ogni giorno a casa, con una sua foto sul comodino che è la prima cosa che vediamo quando apriamo gli occhi la mattina, che ce lo portiamo con noi all'università o sui posti di lavoro. E lui è ben contento di accompagnarci.
Ma, allo stesso tempo, sono anche tanti sedici anni senza Massimo, senza la sua voce e la sua filosofia geniale. Senza il suo parere e la sua versione sempre illuminante dei fatti, di attualità e non. Specie per noi che ci chiediamo costantemente "chissà cosa penserebbe di questa cosa che è successa?". Aspettando vanamente il suo nuovo film, un'altra sconvolgente apparizione televisiva, l'ennesima intervista in cui smontare l'intervistatore. Per quanto concerne questo possiamo solo vivere di materiale registrato e riguardarlo un pò a caso e a ripetizione, random e loop.
Massimo, tra le altre cose, mi ha insegnato a sdrammatizzare e a sorridere sempre, in ogni occasione della vita. E allora mi dico spesso che, se proprio devo trovare un lato positivo al fatto che lui non ci sia più, mi piace pensare che così almeno mi è più vicino e mi conosce meglio che se fosse in vita. E questo vale per chiunque lo porta nel cuore, lo dico e lo sottoscrivo. "Chi gli vuole bene lo ha vicino sempre", come dissi sul palco di Cerignola durante una serata dedicata a lui ed organizzata da Roberto Russo.

Dopo vent'anni e per tutti quelli ancora a venire, grazie di tutto Massimo, ti vogliamo bene. Un pò per tutto, sempre a ripetizione. Random e loop.


Cristiano

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