La comicità è una sola, diceva Massimo Troisi. Dopo oltre trent'anni con lui e Roberto Benigni al cinema si ride ancora, eccome. Guardarli sul grande schermo, scoprire dettagli nuovi, è sempre emozionante. Di trentennale in trentennale stiamo avendo la possibilità di (ri)vedere i film di Massimo in sala. E rilevare l'entusiasta riscontro del pubblico è stupendo, come il suono delle risate dopo un suo gesto, una sua battuta, un suo semplice sguardo. Grazie al mitico Bob per i contributi filmati (e le foto), montati nel video che vedete qui sotto. E grazie all'altrettanto speciale Daniela, che con la sua testimonianza parla un po' per ognuno di noi. Non ci resta che ridere ed emozionarci, ancora.
Cristiano
"Non ci resta che piangere" è ancora più godibile su grande schermo, se possibile! Colori saturi,
ambienti più profondi, ma alcuni interni meno luminosi. In certi primi
piani un Massimo Troisi con...occhi quasi verdi, cicatrice visibilissima sul
petto, bocca stretta e sottile, mimica tanto straordinaria nella sua
(quasi) impercettibilità (la sua forza!) Contenta di averlo visto!
Ho
notato che Giada, del nostro gruppo Facebook, è andata lo stesso giorno nostro (3 marzo) allo
stesso cinema di Roma (UCI Porta di Roma) dove siamo stati anche noi,
solo…allo spettacolo dopo il nostro (noi alle 17, lei alle 19:40).
Insomma, non ci conosciamo ancora ma la stessa passione ci fa
frequentare gli stessi posti (quasi) nelle stesse ore. E avremmo anche
potuto incontrarci …
Mi unisco al suo commento: anche io ho provato una grandissima gioia quando nel voltarmi ho visto la sala piena, proprio piena di gente di ogni età. E
tanti genitori con ragazzini: alcuni erano talmente piccoli che non
sono riusciti a rimanere fermi per tutto il tempo e alla fine…si sono
alzati a giocare quasi sotto lo schermo. Senza disturbare nessuno di
noi, troppo eccitati per distrarci.
A
metà sala, sulla destra, si sentiva una donna con una risata fortissima
e molto contagiosa. Non ha smesso di ridere in quel modo per tutto il
tempo..
L’applauso
finale dopo il “33, 33, 33”…chi l’avrebbe “chiamato”? Cristiano, tu mi conosci, non ho saputo trattenermi. Avevo già fatto un tentativo a metà
proiezione, ma aveva attecchito poco. Alla fine, però, il mio “la” ha fatto il giro dei cuori di tutti. Ed è stato inevitabile uno “scroscio di cuori”.
“Se questa non è magia …?” come dice pure Giada.
Daniela
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