venerdì 1 marzo 2013

Maradona fa autogol su Massimo Troisi

[...] Ha risposto con cordialità a tutte le domande, anche a quelle scomode, ma su una, la mia, proprio la mia, ha toppato. A metà, ma ha toppato. Che disdetta! Dopo 'o friddo ncuoll' al suo arrivo, il gelo! Gli chiedo se uomini come lui e Massimo Troisi, miti che negli anni '80 hanno difeso e valorizzato Napoli, oggi mancano alla nostra città. Lui mi risponde che c'è Siani. "Non ho capito, scusi", avrebbe detto Totò. Non l'avessi mai fatta questa domanda. Come è possibile mettere sullo stesso piano un filosofo, attore, regista e autore che ha cancellato le cattiverie che si dicono su Napoli valorizzando il talento, il senso della vita, l'arte di cui il nostro popolo è capace, e un cabarettista contemporaneo, bravo in quanto tale, che nel suo ultimo 'film' ripropone, cavalcandolo, il solito clichè di una Napoli scroccona, socialmente depressa e bersaglio facile facile da dare ruffianamente in pasto ad un pubblico misto tra ingenui e detrattori. Un autogol pazzesco. Peccato che i comici di oggi non abbiano ben assimilato o compreso i messaggi di poeti raffinati come Massimo, ma anche di artisti rispettabili come Guido Palliggiano. Che amarezza! Maradona ha evidentemente la memoria corta, o forse non ha mai capito granchè di cinema, di arte vera. 'O friddo ncuollo. Troisi perdona loro perchè non sanno quello che dicono! A Diego, col mio animo di bambino aggrappato alle reti di Soccavo, nei sogni, ho perdonato sempre tutto. Forse sbagliando, forse no, ma gli innamorati sono così. Questa, però, da innamorato, non gliela perdono pur concedendogli attenuanti generiche. Maradona e Troisi si sono conosciuti e frequentati per un po', bastava un pensiero, un ricordo. Evitando di bestemmiare seppure in buona fede.  L'immaterialità, i sogni dei bambini, sono spesso meglio della realtà. Ad ognuno la sua scelta...

"Diego, e quest' e quell' oh...E pure per te! I tuoi peccatori di prima, sempre zitti sotto".

Luca Cirillo



Da riconsiderare, a questo punto, l'autenticità della napoletanità di cui Diego si faceva portavoce in Italia con proclami demagogici contro il nord. Voglio pensarla come Cirillo, con un Diego in buona fede e che ci ha capito poco sui veri napoletani, artisti e non. Riflessione impopolare ma assai vera...
Cristiano

Mi spiace per Luca Cirillo e per tutti quelli che hanno avuto troppa considerazione per Maradona uomo. Io non resto delusa perchè non mi sarei aspettata mai una risposta intelligente da costui. Ma consolatevi perché la Napoli di Troisi, una volta entrata nei cuori delle persone, quelle vere, attraverso quei "mugolii dell'anima" descritti da Sommario non si scorda facilmente. La tua peccatrice di prima...sempre zitta...sotto!
 Francesca 

3 commenti:

  1. Sono passati tanti anni,Maradona ha vissuto a Napoli in un certo periodo,per pochi anni,un periodo artisticamente florido per Napoli ma è pur sempre argentino e non credo vedesse in Troisi un attore di livello 'come Eduardo'....proprio perchè,un conto è vivere a Napoli,un conto è essere conoscitore profondo della cultura partenopea.Negli anni 80 Maradona avrà conosciuto Troisi,ma non credo si intendesse di cinema ed è abbastanza normale che per lui non il paragone con Siani non sia assurdo,un attore di successo gli sembrava Massimo,un attore di successo è Siani oggi(con le dovutissime distanze qualitative). franco

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  2. Proprio perché ha vissuto a Napoli in un periodo ricco di artisti, geni, poeti e portatori sani di napoletanità magari qualche differenza poteva avvertirla almeno superficialmente ed evitare di dire una cosa del genere. :) A maggior ragione se sa di non intendersene poi tanto... Massimo non era solo un attore ma un poeta e un autore di spessore, con qualcosa di geniale e mai retorico da dire. Siani è un cabarettista dello sfottò facile, della risata ultraleggera e monodimensionale, del luogo comune sui napoletani, esattamente quello che Massimo combatteva. Se Maradona non si è accorto nemmeno un po' di queste differenze non ha nemmeno mai compreso la vera napoletanità di cui si faceva demagogicamente portavoce, in contrapposizione al nord. Io riconsidererei questo piuttosto, a distanza di oltre vent'anni.

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  3. Dici bene,forse a Maradona Napoli ricordava un pò la sua argentina,ma entrare nella cultura partenopea è difficile a volte anche per uno nato e cresciuto a Napoli.Io gli darei questa attenuante generica.Su Troisi ci tengo a dire una cosa:era un tipo d'uomo speciale.Il più grande rammarico è non averlo avuto in questi anni,in cui...culturalmente l'Italia è stata divisa in 3:Leghisti,Berlusconiani,centrosinistri....,con annessione dei comici alla fazione che ha irriso i Berlusconiani.Ma il paese è unito sempre nei problemi di sempre in relatà. Qualcosa mi dice che Massimo si sarebbe ritagliato un ruolo più originale,forse meno salottistico radical chic,forse sarebbe stato più silenzioso e allo stesso tempo più presente,vicino ai problemi che lui stesso riteneva urgenti.Non sarebbe stato insomma annoverato negli intellettuali del 'Pd' a cui,oggi sono in molti a non credere,perchè lontani dalla vita 'vera' e propri della vita vera 'il guaio è per chi non tiene un posto di lavoro,o muore sul posto di lavoro...,non tanto il mio che faccio un film e se non va bene...mi dispiace ma posso andare avanti lo stesso'.Scusatemi se bestemmio,adoro Maradona,ma oggi non avrei alcun dubbio:rivorrei Massimo Troisi qui,accanto ai più umili e in cambio darei 1000 Maradona :)

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