"L'amore è eterno. E quindi lo si può definire solo a posteriori: è un
titolo che si può dare alla memoria. Credo che sia quel sentimento che
riesce a uscire indenne, a durare nel tempo, rispetto alla stanchezza,
alla rottura di scatole, alla noia, ai dolori. Ma bisogna aspettare
l'eternità, per riconoscerlo".
"Esistono tante possibilità intermedie tra l'amore e il non amore:
l'orgoglio, la paura della solitudine, la gelosia, la possessività...
Tutte cose che chiamiamo amore, e non lo sono".
"Forse non c'è una definizione dell'amore, ma c'è l'amore. E l'unica
certezza, l'unica cosa provata è che la sofferenza d'amore, prima o poi,
finisce. Ci vuole carattere, bisogna avere la pazienza di aspettare.
Non si muore per amore, si muore per impazienza".
"Questa benedetta parola non basta più a riassumere un sentimento così
complesso. Forse dovremmo imparare ad accontentarci di un surrogato".
"Succede, no?, che uno è stato innamorato, e poi finisce. E ti accorgi
che ti sei sbagliato clamorosamente. E magari dopo qualche anno vedi una
fotografia e dici ma non è possibile che io sia stato tanto tempo con
quella persona. Non poteva essere amore, ma neanche attrazione,
simpatia, sesso, amicizia".
"Io sono così. Quando una storia è stata importante e finisce, io la
pazienza la trovo, soprattutto se in quel momento sono più forte. Anche
se ho tutti i motivi per dire: cazzo, basta, non butto via il bene che
c'è stato, non alimento false speranze, ma cerco di creare le basi per
un altro rapporto. Magari, se mi comportassi da stronzo, aiuterei
l'altra ad odiarmi, si libererebbe prima. Ma io preferisco
l'indifferenza all'odio. Se uno ti odia può farti male. Metti che ti
odia uno come Hitler. E' meglio se gli sei indifferente, no? Io non
voglio essere odiato e, potendo scegliere, preferisco soffrire meno,
lasciare piuttosto che essere lasciato, avere il senso di colpa per
l'altra che sta male piuttosto che stare male io. Certe volte, quando ne
sei fuori, pensi: com'era bello quando soffrivo, ma è una fesseria. Con
la sofferenza ci guadagnano solo i cantautori che ci scrivono sopra i
successi".
"Un rapporto con una donna che vuole tabula rasa non mi piace. Sia
l'uomo sia la donna ci provano a darti questa verginità, usando la
gelosia che non è solo per un possibile ritrovarsi fisicamente, ma per
la vecchia intesa, per la bella complicità che puoi costruire con un
dopoamore. Sbagliano, perché loro, i partner nuovi, hanno dalla loro
parte l'arma della passione, della curiosità, della scoperta continua
che rende esaltante il nuovo amore. Eppure ci provano".
"Quello a cui sono contrario è l'amore-maratona, in cui può trasformarsi
un matrimonio o un rapporto quando è finito l'amore. Esempi di
amore-maratona ce ne sono tanti, tutti quei matrimoni di una volta,
quando non si usava affrontare la verità di una fine, si cominciavano a
detestare i vizi e le abitudini dell' altro, il rumore di pantofole
trascinate, il risucchio della minestra, un gesto sempre ripetuto. Ma si
restava insieme, frustrati. Non si poteva fare altrimenti, allora".
"Quando si vuole sedurre qualcuno si è pronti ad accettare tutto.
All'inizio di una storia, si è disposti a qualunque bugia. Ami, e dici:
se vuoi non mangio più carne, se vuoi mi faccio prete, se vuoi mi vesto
di rosso. Ti fa piacere dirlo, perché ami. Quando si smette di amare, in
genere non si ha la pazienza di aspettare che finisca bene, si cerca la
strada più breve, la rottura, la sofferenza. Invece ci vuole lo stesso
impegno e la stessa intensità dell' inizio, bisogna superare gli
egoismi, vivere questo momento con la stessa passione, far sentire alla
persona lasciata tutto il bene che c' è stato: ci vuole amore per
chiudere una storia. Aspettare un po' per non buttare via tutto ma
recuperare quanto è possibile, ricreando un altro rapporto, un
dopo-amore, fatto di conoscenza e di complicità, qualcosa che può essere
molto più forte dell'amicizia".
"L'amore è pazienza e rispetto. Ho la sensazione che oggi ci si lasci un
po' troppo a cuor leggero. C'è un problema e zac, si taglia. L'amore ha
tempi più lunghi dell'infatuazione? Ci si innamora dopo un minuto, un
giorno o un anno? Amore è "e vissero per sempre felici e contenti" o "e
vissero per sempre"?".
"Non è necessario, quando una storia d'amore finisce, uscirne straziati
dalla sofferenza: si può lasciarsi insieme, lasciarsi con amore".
"Bisogna avere il coraggio della fine, piano piano, con dolcezza, senza
fare male. Gli uomini generalmente sono vigliacchi, cominciano a buttare
fumogeni, non escono più con lei, hanno tanto da lavorare, non fanno
più l' amore... Oppure sono sfrontati, sicuri di non dover rendere
conto. Oggi però la distinzione tra uomini e donne è sfumata, la
coscienza femminile è passata a molti uomini. Ci sono anche donne Rambo
che conquistano o abbandonano brutalmente, e ci sono uomini pazienti e
dolci".
"L'amore è tutto quello che sta prima e quello che sta dopo. Magari
bisognerebbe tenere più in considerazione il durante. Una cosa è certa.
L'amore può fare molto male. Ho visto amici sbarellare: gente solida,
ben piantata nella carriera e nel lavoro, razionale".
"Io ho vissuto la vita stando molto a guardare, non sapendo che fare,
per timidezza, per i problemi fisici che ho avuto. Credo di avere
acquistato un bagaglio maggiore, di avere rispetto, quasi un animo al
femminile, dove pensavo che niente mi era dovuto, dove tutto andava
creato, formato, senza arroganze, senza presunzioni, senza quei famosi
fumogeni che nascondono la verità. E se è vero che gli uomini, quelli
della mia generazione, parlano ancora più di donne che di amore, negli
ultimi anni intorno a me vedo sempre più uomini che mi somigliano, che
hanno smesso di dover essere per forza vincenti. Si parla di donne non
più chiuse nei ruoli come un tempo: la moglie, la puttana, quella
eccentrica. Certo era più comodo per gli uomini quando c'erano i ruoli,
nelle generazioni dei padri, dei nonni. Ma mica si può avere nostalgia.
Come se, dovendo andare a Pisa, dico: si stava meglio col fascismo
perché i treni erano puntuali. Non puoi rimpiangere il fascismo solo
perché devi andare a Pisa".
"A una donna un uomo solamente non basta: ha bisogno di quattro uomini
per farne uno. Invece per un uomo, almeno per me, una donna è troppo,
non ce la faccio, mi sento carente. Perciò certi uomini cercano cento
donne: è il modo giusto per non averne nessuna".
"Un rimedio per non farsi tanto male è preservarsi. Non essere felici
fino in fondo e non deprimersi fino in fondo. Si mente quando si dice
"Ti amerò per sempre" o "Sei la donna della mia vita". Si è bugiardi e
si sa di esserlo. Del resto, l'amore è fatto apposta per essere
contraddetto".
Stralci di interviste tratte da "Repubblica", "Corriere della sera" e "L'Unità".