mercoledì 17 settembre 2014

Il grande Tullio De Piscopo cita Massimo Troisi nella sua autobiografia

"Amore mio dolcissimo, tu sai quanto io ti ami… ti ho dato tutta la mia passione e non ti ho mai tradita fin da quando, giovane emigrante al Nord, per dirla alla Troisi, ho dovuto vincere le mille diffidenze di un ambiente che mi guardava comunque con sospetto. Con due pezzi di legno ti ho scritto non so quante lettere d’amore, cercando di trasferire anche negli altri, quell’amore che provo per te."

Tullio De Piscopo
Brano estratto dall'autobiografia "Tempo!", che racconta la sua vita da emigrante di successo, che in realtà non ha mai lasciato Napoli e la napoletanità
   

Di seguito altre sue parole dedicate a Massimo:
 
"Massimo Troisi, non dico è stato, ma è la maschera, dopo gli anni '60, del palcoscenico napoletano, perchè dopo Totò, De Filippo, Nino Taranto, c'è subito Troisi, questa maschera moderna, che ha fatto veramente conoscere l'umorismo moderno napoletano, in un dialetto strettissimo, come usava fare lui, in tutta Europa. Io il primo film suo lo vidi al nord dell'Italia e la gente era veramente impazzita per questa sua maschera, perchè lui aveva, ripeto, una maschera incredibile. Abbiamo iniziato, si può dire, assieme, perchè eravamo nella stessa agenzia teatrale, dove c'era anche Pippo Baudo, io facevo la parte musicale, loro con il trio della Smorfia, assieme ad altri artisti di cabaret, la parte teatrale, con l'agenzia Gentile e Marangoni. Ho un ricordo di lui sempre bello e vivo per tutte le cose che abbiamo trascorso assieme. Ho il ricordo sempre impresso di quando ebbi la notizia della sua scomparsa alla fine di un concerto pomeridiano al Lirico di Milano, in taxi mentre andavo a casa e mi diede questa notizia il giornalista dell'Ansa, ed io rimasi impietrito".
   

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