
«Essendo girato in presa diretta, spesso sentivi che la troupe non ne
poteva più dal ridere. Si faceva fatica a trattenersi. Per la conferenza
stampa invece i giornalisti erano una quarantina. A quell’epoca erano
molti di meno. Benigni e Troisi fecero
praticamente uno spettacolo dal vivo con le loro improvvisazioni. I giornalisti erano disperati, facevano domande, e loro raccontavano
storie di fantasia senza parlare della trama. Oggi non potrebbero mai».
«La prima foto inviata all’Ansa li ritraeva in macchina, serissimi e in
bianco e nero con il titolo che campeggiava in basso. Sembrerà serioso.
Invece no! Bastava questo contrasto impensabile a farti ridere. Loro
insieme erano così. Due persone serissime sul lavoro, estremamente colte e soprattutto geniali. Massimo mentre lavoravamo era capace di citare da Sant’Agostino agli Scritti corsari di Pasolini, per poi tornare sulla sceneggiatura. Furono scuola per tutti noi».
Cristiana Caimmi
Nessun commento:
Posta un commento
"Ricordati che..." puoi commentare! Scrivi la tua riflessione riguardo al post.